Cercano una candidatura unitaria gli orlandiani genovesi, in vista del congresso che inizierà a metà ottobre e dell’elezione del segretario provinciale ma una parte almeno dei renziani vuole un congresso in cui si confrontino due candidati.
Il nome su cui la convergenza sarebbe possibile è quello di Alberto Pandolfo che si candida per l’area renziana. «È una persona che stimiamo anche noi – dichiara a Liguria Business Journal Alessandro Terrile, orlandiano, ex segretario provinciale di Genova – ora bisogna vedere se troviamo un accordo sui contenuti».
Ieri notte, in una riunione che si è tenuta tra le 21 e l’una, un’ottantina di orlandiani ha redatto una bozza programmatica su cui confrontarsi con Pandolfo. Se si troverà un accordo sarà possibile una convergenza delle due aree su un unico candidato. Il confronto dovrà essere serrato, perché la scadenza per la presentazione delle candidature è lunedì prossimo, e le candidature dovranno essere accompagnate da cento firme. La raccolta di cento firme non è un impegno gravoso ma richiede comunque qualche ora. Il tempo massimo per una scelta va quindi fino a venerdì pomeriggio.
Ma non è soltanto questione di programmi e di tempi. Una parte dei renziani genovesi non vuole saperne di convergenze, gestione unitaria e compromessi. L’altro ieri sera si è tenuta una riunione in cui è emerso questo orientamento da parte di alcuni esponenti dell’area e questa sera se ne terrà un’altra per stabilire le strategie renziane.
«Se ci sarà l’inciucio con un solo candidato – annuncia Simone Regazzoni – una parte dell’area renziana non parteciperà al congresso. Spero che Pandolfo rifiuti l’accordo. Non vogliamo la candidatura unica che serve solo a spartirsi poltrone ma un congresso vero, con due linee politiche, due visioni della città e due candidati a confronto. Come dovrebbe essere normale in un partito democratico. Noi siamo il Pd non l’M5S. E la gestione unitaria di questi anni, senza un vero confronto politico, ci ha portato alla disfatta. Ora dobbiamo scegliere tra una svolta e il suicidio».