Presentato oggi in Regione dall’assessore alle Politiche attive del lavoro Gianni Berrino a sindacati, enti locali e associazioni datoriali il Protocollo d’intesa per l’accesso alla mobilità in deroga nelle aree di crisi industriale complessa della provincia di Savona.
La copertura finanziaria è circa 12 milioni di euro di fondi residui della cassa integrazione guadagni del 2016, destinati ai Comuni individuati dal ministero dello Sviluppo economico come aree di crisi industriale complessa – savonese e Val Bormida –.
«I fondi utilizzati per questo eccezionale stanziamento – spiega Berrino – derivano dalle risorse non spese nello scorso anno per il finanziamento degli ammortizzatori sociali. La mobilità in deroga servirà a dare una boccata di ossigeno ai lavoratori interessati dalla crisi industriale che ha interessato grandi gruppi del savonese. A queste risorse si aggiungeranno anche gli oltre 13 milioni di euro del Piano anticrisi che abbiamo varato a fine 2016 e che prevede misure di sostegno all’autoimprenditoria, work experience e tirocini per un reinserimento dei lavoratori, in modo attivo, nel mondo del lavoro».
I lavoratori coinvolti da questa linea di intervento sono circa 600 che potranno così usufruire della mobilità in deroga fino al 31 dicembre 2017, eventualmente prorogabile. I requisiti per accedere a questo ulteriore sostegno economico sono quelli di essere stati licenziati da aziende insediate nell’area di crisi complessa (in uno dei 21 comuni della provincia di Savona riconosciuti dal Ministero dello Sviluppo Economico) ed essere percettori di indennità di mobilità al 1 gennaio 2017. Il Piano Straordinario Anticrisi predisposto dalla Regione Liguria è in attesa di poter utilizzare le risorse ad esso destinate dal Ministero del Lavoro.