Il 9% dei ragazzi è stato infastidito da adulti online. È quanto risulta dal progetto “Minori e multimedialità” condotta dall’Università di Genova su mille studenti liguri di terza media e presentata oggi dal Corecom.
La ricerca è stata effettuata attraverso un questionario elaborato dagli esperti del Dipartimento di Scienze della Formazione, è stato compilato da 1072 studenti, iscritti alla classe terza di 20 scuole secondarie di primo grado della Liguria, di cui il 52,4% sono femmine.Un altro questionario è stato compilato da 921 fra le madri degli alunni che hanno partecipato all’indagine.
Oltre il 40% ha ammesso di essersi trovato su un sito pornografico involontariamente durante la navigazione in internet. Il 18% del campione ha ricevuto messaggi con riferimenti sessuali, il 9% ha ricevuto foto intime, il 9,5% dichiara di essere stato contattato da persone sconosciute, che avrebbero potuto essere adulti.
I principali eventi a rischio online sono risultati l’accesso a siti pornografici 20.7%) mentre solo il 7,9% delle madri dichiara di esserne al corrente; l’8,9 ha avuto accesso a siti dove interagivano con adulti. La conoscenza online di adulti riguarda il 10% dei ragazzi.
Dall’indagine emerge che le madri sottostimano la quantità di comportamenti rischiosi dei propri figli, i quali inseriscono i propri dati personali (56%), foto personali (20%) e fanno nuove conoscenze, (29%).
Il 98,2% degli studenti ha riferito di avere usato Internet almeno una volta al mese negli ultimi sei mesi. Una percentuale simile è stata riferita dalle madri. La maggior parte ha ricevuto il primo pc (37%) o il primo smartphone (62,6%) fra i 10 e i 12 anni. Oltre il 90% degli studenti ha riferito di utilizzare lo smartphone più volte al giorno. La maggior parte degli accessi (97%) avviene da casa, l’80% degli studenti dichiara di collegarsi a internet più volte al giorno (79,8%) e le madri ne sono sostanzialmente a conoscenza (68,3%). La maggior parte dei ragazzi (37,2%) dichiara di restare online fino a 3 ore al giorno, il 20% da tre a cinque ore.