Cartelli con il divieto di consumare bevande in bottiglie di vetro con in evidenza la relativa sanzione, ma anche un tour nelle scuole superiori genovesi per cominciare dalla prevenzione. Sono solo alcune delle misure che ha in mente l’assessore alla Sicurezza, Centro Storico e Polizia Municipale del Comune di Genova Stefano Garassino, per contrastare la “cattiva movida”.
Garassino ha presentato in via della Maddalena, in occasione di una performance di teatro comunitario nell’ambito di un progetto finanziato dall’Ue per far rivivere i vicoli (“Ti porto nei Caröggi”), le prime ricette per migliorare la vivibilità del Centro Storico partendo proprio dalla deterrenza, ma anche dall’educazione: «Stiamo predisponendo un calendario di incontri con i ragazzi delle scuole superiori – racconta – con un medico e un rappresentante della Polizia municipale, per far capire che non vogliamo essere contro il divertimento, ma che sia un divertimento responsabile e rispettoso delle regole, senza dimenticare i rischi per la salute di chi abusa di alcol».
Certo è che per contrastare fenomeni di chiasso e sporcizia, occorrerà ben altro: «Già da quest’anno cercheremo di tornare ad assumere personale in Polizia Municipale – afferma Garassino, siamo sotto di 150 unità, soprattutto nei distretti di Sampierdarena e val Polcevera. La questione però è anche legislativa, oggi anche nelle zone a rischio non è possibile impedire aperture persino di circoli culturali che poi si trasformano in luoghi di disturbo della quiete pubblica».