L’importo economico dell’operazione è top secret, ma, a quanto dice ufficialmente Umberto Suriani amministratore delegato di Fides Medica, la scelta è ricaduta sul gruppo Garofalo, a discapito di soggetti nazionali e internazionali (alcuni quotati in Borsa) perché «condividiamo gli stessi valori».
Da oggi, è ufficiale, l’azienda della famiglia Suriani diventa parte del gruppo romano della famiglia Garofalo. L’obiettivo, per entrambi, è garantire un futuro, ingrandendosi, alle aziende delle rispettive famiglie, facendo un passo verso una gestione più manageriale, mettendole al riparo in un’epoca in cui sono necessari investimenti cospicui per restare al passo in sanità.
«Un imprenditore – sottolinea Suriani – deve saper leggere e interpretare i tempi. Le nuove tendenze di questo settore richiedono sempre più competenze e abilità. Per questo era necessario trovare un partner con una forza economica adeguata».
Maria Laura Garofalo è il nuovo presidente del cda di Fides, mentre Suriani entra nel consiglio della holding che controllerà il suo gruppo.
Tra filmati evocativi e con musica tambureggiante, che richiamano storia, forza e azione, viene presentato lo sbarco in Liguria di una delle principali realtà italiane in fatto di sanità privata accreditata, un gruppo che, con l’acquisizione di Fides (11 strutture), raggiunge la cifra di 24 tra strutture ospedaliere e socio-assistenziali nel Lazio, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Liguria. Una storia nata a Roma nel 1957 come ospedale per acuti e oggi in grado di coprire tutti comparti: «Dalla chirurgia alla riabilitazione sino alla lungodegenza, alla psichiatria e ai centri diagnostici – dice Garofalo – il Lazio è da oltre 10 anni in piano di rientro e il nostro gruppo ha resistito e incrementato il business grazie alla presenza in altre regioni. Fides Medica consolida il nostro processo di sviluppo». Il 28 giugno scorso, inoltre Garofalo ha rilevato il 100% di Villa del Principe, comunità terapeutica psichiatrica con letti per i disturbi dell’alimentazione. «Noi a villa Garda, in Veneto, abbiamo un protocollo di cura che attrae delegazioni straniere. Lo replicheremo qui», assicura Garofalo.
Nessun cambiamento ai vertici, Suriani resta a.d. di Fides Medica e diventa a.d. della struttura Eremo di Miazzina (Verbania), Federico Patrone sarà ancora il direttore generale.
Investimenti al primo posto: «Non abbiamo mai distribuito un centesimo di dividendi – ricorda Garofalo – ma abbiamo investito i guadagni nelle nostre aziende. I soldi non sono un fine, ma un mezzo per realizzare un progetto».
Nel nuovo cda anche Claudia Garofalo.
Maria Laura Garofalo confessa che tra gli obiettivi futuri ci potrebbe essere anche la Lombardia e che la riorganizzazione gestionale, contabile e informatica è ancora in corso.
Anche un commento sullo stato della sanità privata in Italia: «Siamo indietro rispetto all’Europa, da noi il privato conta solo per il 25% della sanità complessiva. L’unica soluzione per nostro Paese è andare verso la privatizzazione degli ospedali».
Garofalo non nasconde che il suo gruppo potrebbe interessarsi anche a qualcuno degli ospedali che Regione Liguria intende affidare ai privati: «Valuteremo tutto, sinora abbiamo compiuto una crescita equilibrata. Intanto in Liguria stiamo per ristrutturare un edificio che era adibito a scuola. Nel giro di un paio di anni potremo offrire al mercato 70 posti letto».