Chiudono negativi i principali principali listini europei nonostante il recupero del prezzo del petrolio. L’indice Euro Stoxx ha ceduto lo 0,3% a 3.543 punti. Francoforte segna -0,5% , Parigi -0,3% e Londra 0,2%. Milano termina con Ftse Italia All-Share a 23.060,63 (-0,45%) e Ftse Mib a 20.833,88 (-0,46%).
Piazza Affari ha risentito del rallentamento inaspettato delle attività delle imprese europee a giugno, in articolare nei servizi, del calo del prezzo del greggio e delle incertezze sulla questione banche venete, in particolare sulla fattibilità dell’opzione Intesa Sanpaolo, che comunque è premiata dal mercato (+0,08%).
Tra i bancari Mediolanum a -0,34%, Banco Bpm -1,25%, Unicredit -0,50% e Mediobanca -1,61%.
Vendite anche su Ferragamo (-2,67%), penalizzata da alcuni report negativi, bene Prysmian (+2,47%) e Azimut (+1,35%).
Giù Fca (-1,22%), Ferrari (-1,3%) e Exor (-1,17%). Nell’energia Enel cede lo 0,57% e Eni lo 0,59%.
Sul mercato dei cambi, l’euro si rafforza a 1,1199 dollari (1,1157 ieri) e a 124,57 yen (124,25), mentre il rapporto dollaro/yen è a 111,23 (111,32).
Guadagna circa mezzo punto il prezzo del petrolio: il future agosto sul Wti sale dello 0,84% a 43,11 dollari al barile, mentre l’analoga consegna sul Brent fa segnare +0,91% a 45,63 dollari.