Chiudono in rialzo le Borse europee, nonostante la debolezza di Wall Street, il fatto che negli Usa i titoli tecnologici siano bersagliati dalle vendite e le cattive notizie riguardanti il presidente Donad Trump che ha confermato via Twitter di essere indagato. Londra sale dello 0,6% a 7.463,54, Parigi dello 0,89% a 5.263,31 punti e Francoforte dello 0,48% a 12.752,73 punti. Bene anche Milano, con Ftse Italia All-Share a 23.171,54 (+0,45%) e Ftse Mib a 20.940,73 (+0,45%).
Piazza Affari, però, ha risentito dell’andamento contrastato delle banche, anche a causa dell’attesa di una soluzione per il salvataggio delle banche venete. Ubi ha perso lo 0,39%, mentre va avanti l’aumento di capitale da 400 milioni di euro. Intesa e Ubi chiudono a -0,4%, Unicredit a -0,5%, Banco Bpm a -2,4% e Bper a -3,2 per cento
Bene Cnh (+1,67%), dopo la notizia che S&P ha migliorato il rating sul titolo, riportandolo a investment grade. Fca ha perso lo 0,78%, nonostante l’incremento delle immatricolazioni dell’11,9% in Europa nel mese di maggio rispetto al +7,7% segnato dal mercato. L’azienda è penalizzata dai timori per le indagini in corso sulle emissioni diesel in Usa. In rialzo Ferrari (+1,2%) ed Exor (+2,5%).
Su anche Leonardo (+2,2%).
Atlantia ha guadagnato lo 0,43%, all’indomani della pubblicazione del prospetto informativo sull’opas che il gruppo lancerà sulla spagnola Abertis. L’azienda ha confermato le condizioni annunciate nei mesi scorsi, precisando che in un secondo momento potrebbe modificare le caratteristiche dell’offerta rinunciando a emettere azioni, e fare un’offerta completamente in contanti
Sul fronte dei cambi, l’euro rimane sotto la soglia di 1,12 dollari: e’ scambiato a 1,1194 dollari (1,1155 ieri sera). Vale inoltre 123,94 yen (123,35), mentre il dollaro-yen si attesta a 110,70 (da 110,55).
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund chiude in lieve rialzo in area 170 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,98 per cento.
Sale il petrolio: il wti, contratto con consegna ad agosto, guadagna lo 0,4% e si attesta a 44,86 dollari al barile.