“Uno scambio di battute da pelle d’oca, parole disumane”: così Raffella Paita, capogruppo del Pd in consiglio regionale, commenta la risposta che governatore Giovanni Toti avrebbe dato a un cittadino che gli ha scritto sulla sua pagina ufficiale di Facebook.
Paita nel comunicato riporta questo “screenshot” dello scambio di battute tra il cittadino e Toti. “Cittadino: Bravo presidente! Ma quando li rimpatriamo quelle bestie straniere!?!” Toti: “Appena andiamo al governo. Purtroppo la Regione non può fare nulla in questo campo. Dipende tutto dal ministero dell’Interno a Roma”.
“Toti – afferma Paita – ha dimostrato la sua doppiezza: sabato era a omaggiare il Papa che parlava di accoglienza e lunedì se n’è venuto fuori con questo bel messaggio cristiano messo nero su bianco su Internet. Parole disumane e indegne di un rappresentante delle istituzioni, per le quali il presidente della Regione Liguria dovrebbe chiedere immediatamente scusa. I candidati a sindaco per il centrodestra Bucci e Peracchini prenderanno le distanze”?
Attualmente sulla pagina di Toti non compare la risposta fotografata nel comunicato del Pd, compaiono le affermazioni del cittadino e commenti di altri cittadini.
In un successivo comunicato la capogruppo del Pd scrive: “Confermando ancora una volta che il dito è più veloce del cervello Toti ha rimosso dalla sua pagina Facebook la risposta al commento sulle “bestie straniere” che sta giustamente indignando molte persone. Ma non è così facile caro presidente, abbiamo gli screenshot di quel dialogo vergognoso, quindi è inutile che lo elimini. Invece di nascondersi Toti dovrebbe chiedere scusa per quella frase indegna”.