Prende forma il parco crocieristico in Cina, Fincantieri ha firmato una lettera di intenti con China State Shipbuilding Corporation (Cssc), il maggiore conglomerato cantieristico cinese, e con il distretto di Baoshan della città di Shanghai, volto alla creazione di un parco industriale di settore.
Hanno firmato, nel distretto di Baoshan, Fabrizio Ferri, ceo di Fincantieri China, Chen Qi, vicepresidente di Cssc, e Su Ping, vicedirettore del distretto di Baoshan. A Pechino nel febbraio scorso alla presenza del presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e di quello della Repubblica popolare cinese Xi Jinping venne sottoscritto un accordo vincolante tra Fincantieri, Cssc e Carnival Corporation, per la costruzione nel cantiere di Shanghai Waigaoqiao Shipbuilding di due navi da crociera, e altre quattro in opzione, che saranno le prime unità di questo genere mai realizzate in loco per il mercato cinese.
L’intesa formalizzata oggi prevede che i tre attori, in presenza di determinati presupposti economici e tecnici, collaborino per la costituzione di un hub dedicato principalmente alle attività crocieristiche, ma anche cantieristiche e marittime, nell’ambito dello sviluppo di tali comparti avviato dalla Cina. Infatti, tra gli obiettivi di questo imponente programma governativo, vi è il potenziamento e la specializzazione dell’intera regione di Baoshan. Il distretto ospita il più grande porto commerciale e crocieristico della Cina e rappresenta pertanto già oggi la regione più sviluppata del Paese nel settore cruise. Può avvalersi di politiche economiche privilegiate in virtù dei protocolli “Shanghai Free Trade Zone” e “China Cruise Tourism Development Experimental Zone”, che accelereranno il passaggio del distretto da “porto-crocieristico” a “città-crocieristica”.
Il distretto fornirà finanziamenti, agevolazioni fiscali, commerciali e amministrative, terreni e altre risorse, anche in vista di un eventuale insediamento di aziende straniere introdotte dai partner. Fincantieri e Cssc promuoveranno il parco presso i rispettivi network di fornitori, e nell’industria in genere, come base per le società che vogliano accedere alle opportunità del progetto. In questo modo Fincantieri potrebbe diventare il volano per l’insediamento in Cina della propria catena italiana di fornitura, o di altre pmi italiane, che trarrebbero un notevole vantaggio dall’operazione. Fincantieri avrà inoltre un ruolo attivo nella gestione delle attività alla base della lettera d’intenti, mentre Cssc curerà il coordinamento e la supervisione.