La Liguria spicca per una quota di cosiddetta “classe dirigente” superiore alla media nazionale, ma anche per quota di anziani soli e giovani disoccupati. Sono il dritto e il rovescio della medaglia che emerge dal Rapporto annuale Istat 2017 per quanto riguarda le classi e i gruppi sociali.
La mappa (in fondo all’articolo) evidenzia che la Liguria è una regione del Nord un po’ atipica per alcune categorie.
Se le famiglie di operai in pensione sono in linea con il Nord e dunque superiori alla media nazionale, sotto la media della macro-area territoriale e sotto quella nazionale si trova invece la categoria dei giovani “colletti blu”, ossia famiglie in cui la persona di riferimento è operaio a tempo indeterminato in tre casi su quattro e lavoratore atipico nei restanti casi, che non sono particolarmente benestanti. In pratica in Liguria ce ne sono meno.
Liguria sotto la media nazionale anche altre due categorie: le famiglie a basso reddito di soli italiani e le famiglie a basso reddito con almeno uno straniero (ma molto vicina alla media italiana), paradossalmente in quest’ultimo caso, la Liguria è in controtendenza rispetto al Nord (tranne la Valle d’Aosta), che vede una percentuale maggiore di questa tipologia di famiglie rispetto alla media nazionale.
Sotto la media nazionale anche la quota di “Famiglie tradizionali della provincia“, in linea con il Nord Ovest, ossia quelle famiglie che hanno nell’uomo la principale fonte di reddito e sono particolarmente numerose.
Si tratta invece dell’unica regione che spicca nel Nord per anziane sole e giovani disoccupati sopra la media nazionale. Si tratta della categoria a più alto rischio povertà e in stato di deprivazione materiale.
Per quanto riguarda le famiglie benestanti la Liguria è in linea con il Nord per quanto riguarda impiegati e pensioni d’argento (ossia una concentrazione sopra la media nazionale), mentre è tra le cinque regioni in Italia in cui c’è la più alta concentrazione di classe dirigente (insieme a Lombardia, Emilia, Lazio e Molise), ossia le famiglie a maggiore reddito equivalente, con un vantaggio di quasi il 70% rispetto alla media e di norma imprenditori o ritirati dal lavoro. Il 40,9% sono quadri o dirigenti.