«Vogliamo essere la lista che vincerà, arrivare primi e se possibile riuscire nell’impresa di conquistare Tursi al primo turno», non usa mezzi termini Sandro Biasotti alla presentazione dei candidati di Forza Italia in consiglio comunale a Genova a sostegno di Marco Bucci, nell’affollata saletta di via Pisacane, sede del centro di ascolto del partito.
Lilli Lauro, consigliere uscente, sarà capolista, e proprio i consiglieri uscenti sono la maggioranza (superati solo dagli avvocati) tra le categorie rappresentate nella lista, perché Alfonso Gioia e Stefano Anzalone (rispettivamente ex Udc e Idv) hanno trovato nuova casa in Forza Italia.
Biasotti evidenzia: «Bucci non è il candidato della Lega, ma proposto dalla Lega, è della città e la nostra lista dimostra che possiamo rappresentare un ampio ventaglio di persone: dal mondo cattolico ai giovani, dai professionisti a persone cresciute in comitati di cittadini, ma anche Giuseppe Vittorio Piccini, coordinatore regionale del Nuovo Psi».
Biasotti dipinge Genova come una città in cui non c’è più né concretezza né logicità: «Sarà una battaglia entusiasmante, abbiamo dimostrato che sappiamo governare e dobbiamo correre, perché il 20% dei voti si sposta nell’ultima settimana che precede le elezioni».
Presente anche Giovanni Toti, che ha motivato i candidati: «Da domani mattina cominciate a correre – interrotto da Bucci, che dice “da oggi pomeriggio” – questa è una squadra ben disposta in campo, equilibrata, rappresentativa di tutte le sensibilità. Occorre essere aggregatori di idee diverse, trasformandole in azione di governo virtuosa. Dalla dialettica nascono grandi esperienze “rotonde” dove nessuno si sente escluso. In consiglio regionale sinora, pur avendo un solo consigliere in più rispetto all’opposizione, non siamo mai andati sotto».
Toti spinge sull’ottimismo, affinché «le profezie si autoavverino, bisogna dare un orizzonte di futuro e poi il clima è cambiato in città» e ancora: «Bisogna superare i vecchi slogan, perché c’è ansia di cambiamento e bisogna martellare chi pensa che i politici siano tutti uguali. In una democrazia chi non vota è complice del non cambiamento e noi dobbiamo dare una risposta alla richiesta di riforme che da troppo tempo mancano in una politica che è rimasta chiusa in se stessa».
I nomi
Lilli Lauro, capolista (capogruppo Comune di Genova, consigliere uscente); Paolo Aimè (consigliere municipale Media Valbisagno, impiegato istituto idrografico della marina), Luciano Altamura (artigiano carrozziere), Evelina Andorlini (imprenditrice), Stefano Anzalone (consigliere comunale uscente), Mario Baroni (consigliere comunale uscente), Paolo Bastianutti (consulente sicurezza del lavoro), Daniela Bianchi (impiegata), Federica Cavalleri (casalinga), Alessandra Cavalli (avvocato), Adele Cerutti (pensionata), Marco Colombo (tecnico impianti), Alice Dotta (praticante avvocato), Michele Forino (avvocato), Maria Ludovica Forti (imprenditrice), Claudio Garau (comitato spontaneo piazza Sarzano e Carignano), Giuseppina Garofalo, Tommaso Giaretti (studente universitario, consigliere municipale Centro Est), Alfonso Gioia (consigliere comunale uscente), Guido Grillo (consigliere comunale uscente), Claudio La Rosa (imprenditore), Alessandro Lionetti (consulente, responsabile nazionale enti locali club Forza Italia, coordinatore regionale club Forza Italia), Lorenzo Manca (farmacista), Andrea Marrari (perito elettronico), Mario Mascia (avvocato), Salvatore Mazzei (consigliere comunale uscente, medico), Massimo Molinari (avvocato), Marina Morana (organizzatrice eventi), Fabio Orengo (ingegnere, consigliere municipale Medio Levante), Ivana Parodi (pensionata), Giuseppe Vittorio Piccini (impiegato, coordinatore regionale Nuovo Psi), Vinicio Raso (luogotenente dei carabinieri), Paolo Repetto (consigliere comunale uscente, ginecologo), Gianfranco Ricci (dirigente, esperto settore sport), Barbara Romei (impiegata), Gianluca Rondoni (impiegato), Paola Rossi, pensionata, Vincenzo Scerra (ex-dirigente), Carlotta Siri (libera professionista), Nicola Solimena (avvocato).