Una tipografia locale, giovanile, ecologica per stampare il programma, e il Mercato Orientale per presentarlo alla stampa: già questi due elementi, secondo Paolo Putti, qualificano “Chiamami Genova”, la lista che lo sostiene nella sua corsa alla carica di sindaco. La tipografia, ha spiegato l’ex M5S, è stata scelta non in base alla convenienza ma perché è una piccola impresa, genovese, costituita da giovani, e impegnata a produrre in modo ecologico, per quanto rigurda carte, colori, ecc… Ecologico anche il trasporto. Il Mercato Orientale, con tanti banchi non assegnati, ricorda le difficoltà che Genova sta attraversando.
Al Mercato Orientale questa mattina l’ex M5S ha reso noti i nomi dei candidati e illustrato alcuni punti programmatici, che non sono il programma, in via di elaborazione anche in base alle indicazioni fornite dai cittadini, ma “i primi passi” da compiere, su cui tutti si sono trovati immediatamente d’accordo. “Chiamami Genova” vuole una città “che si cura della persona, che tutela l’ambiente e che promuove e sostiene la comunità”. Grande attenzione verrà data agli spazi, agli ambienti e habitat urbani: sarà questa la “grande opera” della giunta Putti. L’amministrazione dovrà provvedere tra l’altro alla semplificazione burocratica e alla facilitazione digitale per imprese e cittadini, agli “acquisti verdi”, alla lotta agli sprechi alimentari, a sostenere il commercio di prossimità, a migliorare la mobilità e la logistica al servizio del porto, attenuando il suo impatto sulla città.