Via libera da parte del consiglio regionale della Liguria al ddl 141, ovvero alla terza parte della riforma sanitaria relativa al sistema di autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, sociosanitarie e sociali, pubbliche e private.
«Con l’approvazione di questa legge trova compimento la terza parte della riforma del sistema sanitario regionale − commenta l’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale − Il voto positivo di oggi è frutto di un percorso di condivisione avviato prima sul territorio e poi proseguito in sede di commissione con l’audizione dei soggetti coinvolti per rendere attuale la vecchia normativa del 1999, non più adeguata alle sfide e alle necessità del sistema. Da oggi abbiamo finalmente una legge più moderna, che risponde anche all’esigenza di avere strutture aggiornate dal punto di vista dei modelli organizzativi e che tutela le strutture esistenti, quelle già accreditate e autorizzate, a cui non vengono richiesti nuovi impegni di adeguamento strutturale ma solo per quanto riguarda le tecnologie e l’organizzazione. Viene così garantita la libertà di scelta da parte dei cittadini e, al contempo, un abbattimento delle liste di attesa in particolare per i nostri anziani».
Per quanto riguarda in particolare gli ultra 65enni, la norma prevede che ogni paziente venga rivalutato con un esame approfondito da parte dei medici specialisti: qualora, sulla base dell’evidenza clinica, emergesse la necessità di un maggior accudimento e l’assenza di benefici legati ai percorsi riabilitativi, la risposta sanitaria sarà rimodulata, sulla base di un progetto di cure personalizzate secondo le specifiche esigenze di ciascun paziente. Se si dovesse generare un risparmio, le risorse saranno utilizzate immediatamente per rispondere a tutti coloro che da anni sono in lista d’attesa per un ricovero.
«Questo percorso – prosegue Viale – è stato avviato da anni in altre regioni. Nessuno vuole risparmiare: l’unico obiettivo è garantire una risposta specifica ai bisogni individuali di ciascun paziente, arrivando così a garantire l’assistenza necessaria anche a coloro che la attendono da troppi anni».
Il ddl approvato oggi dall’assemblea legislativa contiene l’emendamento all’articolo 18 (norme transitorie) così come approvato nell’ultima riunione di giunta alla Spezia: le strutture già autorizzate o che, prima dell’entrata in vigore della legge, abbiano presentato istanza di autorizzazione, qualora mutassero i requisiti strutturali, non dovranno adeguarsi ma rimangono autorizzate anche per il futuro. In questo modo «sono tutelate le numerose realtà tipiche del territorio ligure e in particolare dell’entroterra», sottolinea Viale.