L’edificio di via Coronata n. 100 – 12.900 metri quadrati, oltre alle aree esterne – proprietà del Comune di Genova, non sarà alienato e verrà destinato a ospitare attività e progetti sociali per tutto il quartiere. Lo ha stabilito il consiglio comunale, approvando la proposta della giunta comunale, illustrata in aula dall’assessore Emanuele Piazza.
Il Comune di Genova, in attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale, ha deciso così di consolidare il percorso già avviato con la prefettura e la curia attraverso la messa a disposizione degli spazi necessari a fronteggiare le emergenze territoriali non soltanto in materia di migrazione, ma anche sul fronte del sociale, e – più in generale – per migliorare la vivibilità del quartiere.
Le direzioni comunali competenti hanno dunque ricevuto l’input di predisporre gli atti necessari per proseguire la positiva esperienza già avviata nel 2016 con l’Ufficio Diocesano Migrantes, per il tramite dell’Ente chiesa del santissimo Nome di Maria e degli Angeli Custodi.
La Curia arcivescovile – che avrà in comodato d’uso la struttura per 20 anni e provvederà alla manutenzione ordinaria e straordinaria – ha elaborato il “Progetto Sociale Coronata”, destinato all’intero quartiere. Il progetto prevede servizi per i richiedenti protezione internazionale, per i residenti (giovani, adulti e anziani), per le associazioni sportive e culturali del territorio e di accoglienza, tra i quali un centro diurno per anziani, per persone diversamente abili e un punto di assistenza sanitaria con l’apertura di un ambulatorio medico con servizi gratuiti a disposizione della cittadinanza.
In particolare, il progetto prevede spazi di aggregazione per i giovani, che si possano frequentare gratuitamente corsi di lingue e professionali e utilizzare gli spazi verdi del complesso per sviluppare un “giardino dei sapori” con sviluppo di percorsi tra piante ed erbe aromatiche che verranno messe a disposizione dei cittadini. È prevista anche la realizzazione di un auditorium da utilizzare per attività culturali, teatrali e musicali aperte a tutta la cittadinanza
Di particolare rilevanza per il quartiere sono i centri diurni per anziani e per persone diversamente abili. Oltre ad attività di tipo ricreativo, il centro fornirà un supporto nelle incombenze quotidiane. Le persone diversamente abili potranno inoltre svolgere attività appositamente pensate per il loro recupero e sostegno, superando l’isolamento sociale che spesso le affligge.
«Il progetto sociale Coronata – sottolinea Emanuele Piazza – frutto di una stretta collaborazione tra Comune di Genova e Curia Arcivescovile, restituisce un’importante struttura pubblica per anni inutilizzata a funzioni fondamentali per la città. Il principio di sussidiarietà trova in questo progetto di collaborazione una sua applicazione nell’ottica della soddisfazione di bisogni di diverse fasce della popolazione. Stiamo proseguendo – continua Piazza – il percorso di valorizzazione del patrimonio comunale Gli immobili, così come fatto in altre occasioni, ad esempio viale Cembrano e “Casa del soldato”, da luoghi inutilizzati diventano nuovi centri di sviluppo e di aggregazione e ospitano attività proficue dal punto di vista sociale per tutta la città».