Chiusura debole per le Borse europee, gli operatori sono preoccupati a causa delle incertezze del contesto geopolitico, in particolare per le tensioni in Siria, e attendono il discorso che la presidente della Fed, Janet Yellen, terrà in serata all’Università del Michigan. Londra perde lo 0,01% a 7.348,94, Francoforte lo 0,20% a 12.200,52 punti e Parigi lo 0,54% a 5.107,45 punti. Negativa anche Milano, con Ftse Italia All-Share a 22.322,05 (-0,40%) e Ftse Mib a 20.202,05 (-0,48%).
Su Piazza Affari influiscono anche il rialzo dello spread e il dato sulla produzione industriale di febbraio, positivo ma sotto le attese.
In calo i bancari: Mediobanca cede il 2,05%, Bper l’1,62%, Unicredit l’1,28%, Banco Bpm -0,67%, Ubi -0,64% (che venerdì ha dato il via libera in assemblea all’aumento da 400 milioni), e Intesa sp -0,55%.
Tra gli energetici, Enel -1,05%, piatte Eni e Saipem, bene Tenaris (+0,31%).
Tra gli industriali , giù Cnh (-1,75%), Leonardo (-1,62%), e Fca (-0,37%); bene Ferrari (+0,22%) e Fincantieri (+3,3%) grazie all’accordo con la Francia per la gestione di Stx France.
Per quanto riguarda gli altri titoli, bene Moncler (+1,45%), giù Telecom (-0,49%) sull’incertezza circa le strategie di Vivendi per il rinnovo del consiglio.
Balzo di Avio al debutto in Borsa (+6,60%) sul segmento Star.
Sul fronte valutario, euro/dollaro sotto 1,06 a 1,0598 (1,059 venerdi’). L’euro/yen a 117,85 da 117,65, dollaro/yen a 111,19 da 111,09. Risale lo spread Btp-Bund che si porta a 202 punti base.
Greggio ai massimi da un mese (+1,2% il Wti a 52,9 dollari al barile in scia alle tensioni in Siria).