«Deregulation e interventismo dello Stato hanno un effetto pendolo, probabilmente destinato a durare per sempre, ma deregolamentare ancora, oggi, sarebbe sbagliato». Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco questa mattina a Palazzo Ducale parlando agli studenti di “Globalizzazione, finanza e governo dell’economia” . Secondo Visco «deve rimanere ciò che è stato fatto dal 2007 a oggi per creare maggiore stabilità e sicurezza sui mercati finanziari», sono necessari una giustizia rapida e rigorosa e l’attività di vigilanza ed è positivo il ruolo esercitato da strumenti di cooperazione internazionale come il G20, il G7, il Fondo monetario internazionale, la Banca mondiale, l’Ocse.
Il governatore della Banca d’Italia ha ripercorso gli ultimi avvenimenti della finanza mondiale, con le crisi del sistema bancario di fronte alle quali la finanza, che pure è strumento essenziale per l’allocazione nel tempo e nello spazio delle risorse, «non ha fatto altro che mantenere la propria reputazione di attività moralmente dubbia», confermando così la «sfiducia strutturale» nei propri confronti.
Visco ha ricordato agli studenti che «è necessario un sistema di regole» ma senza esercizio del pensiero critico, creatività e disponibilità positiva nei confronti dell’innovazione non si può progredire. Bisogna investire nel capitale umano, «studiare tutta la vita», «investire in se stessi tutta la vita»: il governatore ha terminato la sua relazione citando Benjamin Franklin, che tre secoli fa nel suo celebre Almanacco scrisse “An investment in knowledge pays the best interest”, “l’investimento in conoscenza è quello che frutta l’ interesse più alto”.