Un nuovo complesso residenziale sorgerà nella Vecchia Darsena di Savona, tra la fortezza del Priamar e il porticciolo turistico. Si chiamerà Crescent 2 ed è l’ultimo tassello di una trasformazione radicale del quartiere, un tempo sede delle maggiori industrie della città come l’Italsider.
La variante urbanistica è stata da poco approvata dal consiglio regionale. In base al piano originale disegnato da Ricardo Bofill, architetto di origini catalane, nella zona sarebbe dovuta sorgere una residenza turistico alberghiera con spazi per commercio e servizi. Invece l’imprenditore Aldo Dellepiane potrà avviare la costruzione di un nuovo blocco di appartamenti simile, anche se in scala più ridotta, al vicino Crescent.
«Il volume degli oneri di urbanizzazione è molto interessante – sostiene Massimo Arecco, vicesindaco leghista di Savona con delega all’Urbanistica – in più la precedente giunta aveva stipulato un accordo coi costruttori grazie al quale il Comune avrebbe avuto 900 mila euro a disposizione per la realizzazione di un ostello sulla fortezza del Priamar».
Questi fondi non servirebbero più se l’attuale amministrazione comunale riuscisse ad aggiudicarsi, come si è prefissata, il bando regionale finanziato dal ministero dell’Istruzione (18 milioni di euro all’anno, per il triennio 2016/2018) per nuove strutture residenziali universitarie. «Una buona parte dei soldi previsti per l’ostello li potremo utilizzare in altro modo – dice Arecco – Bisognerà decidere come, parlandone in giunta o condividendolo coi gruppi di minoranza. Li potremmo, ad esempio, reinvestire nella zona del porto».
Duro, invece, il commento del Movimento 5 Stelle. «Una pratica avviata dal Pd in Comune e portata avanti dall’attuale giunta di centrodestra, in pieno stile Partito unico – dichiara Andrea Melis, consigliere regionale – Savona ha un numero elevatissimo di alloggi sfitti; quello che serve è avviare strumenti per ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche che diano lavoro alle imprese locali. Quello che non serve sono nuovi alloggi di lusso per contropartite del cui valore complessivo ci sarebbe molto da discutere».