Focalizzazione sul cloud, italianità (e genovesità), partner qualificati scelti sul territorio. Sono i tre fondamenti di Netalia, cloud service provider nato nel 2010 e con sede sotto la Lanterna. Tre caratteristiche su cui la realtà genovese punta per distinguersi dalle grandi multinazionali, che svolgono anche attività di hosting, housing e altro, competitor come Ibm, Microsoft, Google, Amazon, ma anche l’italiana Aruba: una sorta di “ipermercati del cloud”, come vengono definiti negli ambienti interni di realtà più piccole come Netalia.
Con cloud computing si intendono una serie di tecnologie che permettono di elaborare, archiviare e memorizzare dati grazie all’utilizzo di risorse hardware e software distribuite nella rete. Si può dire che si utilizza un servizio cloud quando in qualche modo, tramite pc, smartphone o altri dispositivi, si sfruttano delle risorse o dei servizi attraverso la rete.
Una quindicina i dipendenti all’attivo, un milione di euro di fatturato e previsioni di crescita del 30% per il 2017. Nonostante numeri positivi e attese rosee per il futuro, i vertici di Netalia tengono a mantenere una dimensione contenuta, per concentrare e sviluppare meglio la propria mission: affiancare le medie e grandi imprese nella trasformazione dei processi e dell’organizzazione verso il digitale, esclusivamente attraverso il cloud: «Siamo un’azienda con dimensioni tali da poter restare molto focalizzata e di avere una capacità di consulenza superiore alla media», spiega Michele Zunino, ad di Netalia. Per farlo, Netalia si avvale del supporto di software house, editori digitali e di altri partner dal mondo del consulting, scelti solo sul territorio italiano: un’attenzione, quella per il made in Italy, richiamata anche nel nome stesso dell’azienda.
L’ultima novità per l’azienda di viale Brigata Bisagno è il riconoscimento della certificazione ISO 27001, che si aggiunge a quelle già ottenute per le sue tecnologie e servizi. Lo standard ISO/IEC 27001 è una norma internazionale ad adesione volontaria che definisce le caratteristiche per la gestione di un Sgsi, Sistema di gestione della sicurezza delle informazioni. Il certificato è stato rilasciato a Netalia, in particolare, per le attività di “Gestione della sicurezza delle informazioni nell’erogazione di servizi cloud”: «Un riconoscimento all’impegno per l’accreditamento e la crescita della nostra azienda, tuttora in corso – commenta Zunino – e per la ricerca costante di nuovi modelli di gestione da proporre ai nostri interlocutori».
E proprio tra gli interlocutori di Netalia non troviamo solo clienti e partner: l’azienda ha recentemente avviato anche una collaborazione con quattro istituti tecnici genovesi (Italo Calvino, Majorana-Giorgi, Gastaldi-Abba, Einaudi-Casaregis-Galilei) per realizzare attività formative sul tema del cloud e sull’utilizzo di queste metodologie a supporto dell’attività scolastica e gestionale degli istituti, in accordo con le linee guida del Piano Nazionale Scuola Digitale. Attività che prevedono incontri di formazione per studenti e docenti, laboratori su tecnologie cloud, supporto alle scuole e ai professori per la programmazione didattica, attivazione di tirocini e stage. Da parte sua, Netalia mette a disposizione degli istituti coinvolti un virtual private cloud, utilizzato come laboratorio per i ragazzi. «Le professioni tecnologiche emergenti, incluse quelle nel campo del cloud computing, sono oggi poco rappresentate nelle scuole – spiega Alberto Clavarino, direttore generale di Netalia – Eppure molti tecnici, subito dopo il diploma, cercano lavoro in questo campo, senza aver acquisito competenze specifiche. Per questo abbiamo deciso di investire nella formazione degli studenti degli istituti tecnici genovesi: i primi incontri con le scuole coinvolte sono stati molto stimolanti, sia per l’alto livello di attenzione dei ragazzi, sia perché si sta creando un bel rapporto con i professori, cosa che ci fa sperare di identificare con il loro supporto le eccellenze nel mondo della scuola che possano essere inserite nel nostro organico nel futuro».
Da novembre 2016 Netalia collabora anche con il Dibris, dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi dell’Università di Genova, per realizzare un laboratorio di ricerca congiunto per lo studio e lo sviluppo di tecnologie informatiche in ambito cloud. Una collaborazione che riguarda l’area della formazione e quella della ricerca.