«Oggi è un momento in cui c’è il rilancio di un progetto e di un nuovo modello di business, Genova ha una potenzialità inespressa enorme». Edoardo Rixi, assessore regionale allo Sviluppo economico, introduce la giornata in cui vengono inaugurati i nuovi laboratori di Liguria Digitale, a Genova Erzelli, occasione per presentare attività e programmi della rete delle aziende high tech della Liguria.
Rixi, da buon alpinista, fa una metafora piuttosto efficace: «Non penso di non raggiungere la cima, ma a come arrivare in cima, per cui basta divisioni nella nostra regione, occorre che il nostro parco tecnologico abbia una visione internazionale, che il nostro territorio sia al servizio del nostro Paese, occorre essere visionari perché la nostra qualità difficilmente si trova altrove, stessa cosa nella portualità, abbiamo la possibilità di sfidare gli scali del Nord Europa».
Il cambio di passo sta avvenendo all’interno di Liguria Digitale, che si sta trasformando in una società non solo al servizio dell’ente pubblico Regione Liguria, ma anche alla creazione di software, per esempio.
Sono state annunciate collaborazioni tra l’azienda e big come Abb, per unire le rispettive competenze, ma anche la creazione di un centro di eccellenza nel digital service 4.0 insieme con l’Università e Telecom Italia. Un’occasione per il rilancio anche di un’azienda che, nonostante le vicissitudini passate, è ancora il quinto marchio più conosciuto in Italia: Olivetti. Il direttore generale di Liguria Digitale Enrico Castanini e Massimo Stazi, responsabile Nord Ovest di Tim, hanno presentato il nuovo progetto di rilancio attraverso una stampante 3D, l’ingresso nel business dell’internet delle cose, con l’obiettivo di «esplorare i nuovi confini del mondo dell’innovazione, come i genovesi hanno fatto in passato», sottolinea Stazi.