Gianni Crivello probabile candidato “unitario” del centrosinistra alle amministrative di Genova, a breve un’assemblea delle diverse componenti politiche e sociali del centrosinistra potrebbe decidere ufficialmente la sua candidatura, evitando al Pd le temute primarie.
La candidatura dell’attuale assessore ai Lavori pubblici del Comune di Genova è stata voluta in primis dalla galassia che gravita intorno, e soprattutto alla sinistra, del Pd: Cgil, Arci, Anpi, Comunità di San Benedetto, Rete a Sinistra, Articolo 1-Mdp, Possibile, associazioni e comitati.
Nato nel 1952, iscritto al Pci nel 1972, Crivello dal Pci è passato attraverso Pds e Ds per approdare poi a Sel, evitando il Pd. Dal punto di vista culturale politico sembrerebbe lontano dall’area renziana, da cui invece nei suoi confronti stanno arrivando attestazioni di stima, sul piano umano e anche politico. «Si tratta di una persona seria, capace, competente, leale, vicino alla realtà cittadina – dichiara a BizJournal Liguria Raffaella Paita, capogruppo del Pd in Regione – se sarà lui il candidato unitario lavoreremo pancia a terra per sostenerlo». Dello stesso parere un altro noto esponente Pd, Pippo Rossetti, ex assessore al Bilancio della giunta Burlando e vicepresidente del consiglio regionale.
Crivello è stimato come assessore e lo è stato come presidente del V Municipio della Valpolcevera, carica che ha ricoperto dal 2007 al 2012. Ma i consensi che si stanno addensando sulla sua figura sembrano in buona parte dovuti non solo alla sua competenza tecnica ma all’incapacità del Pd genovese di trovare un’altra figura, e alla debolezza e all’incosistenza dell’area renziana. L’esponente più autorevole di quest’area, Pippo Rossetti, non si è candidato, e i renziani nel loro complesso non hanno saputo esprimere politiche alternative a quelle della giunta Doria e della dirigenza del Pd locale. Ora sembra che siano destinati a sostenere un candidato voluto (anche) dai dirigenti di Articolo 1, usciti dal Pd ritenendosi incompatibili con Matteo Renzi.
Soltanto Simone Regazzoni, tra i renziani, si scontrato apertamente con l’establishment, e ha avanzato la propria candidatura alle primarie. Oggi, ritenendo ormai decisa la convergenza su Crivello, si ritira.
“La mia battaglia per la candidatura a Sindaco di Genova – annuncia il professore a contratto di Estetica all’Università di Pavia – si ferma qui. Il Pd genovese ha scelto di non fare le primarie, optando per un candidato unitario. Una scelta che rispetto, ma che arriva al termine di una gestione politica a dir poco confusa da parte dell’attuale gruppo dirigente. Il mio più sincero in bocca al lupo a Gianni Crivello, probabile candidato, di cui, come ho detto più volte, ho stima. Spero sappia portare avanti, mettendo in campo nuove idee e nuove persone, la politica di innovazione di cui Genova ha vitale bisogno”.
Regazzoni conclude la sua nota stampa così: “rifarei tutto questo? Sì, senza la minima esitazione. Non amo, per dirla con Theodore Roosevelt, le anime timide che non conoscono né la vittoria né la sconfitta”. Anime che forse non mancano tra i suoi compagni di area.