Nell’anno accademico 2015/2016 c’era stato un crollo degli idonei e dei beneficiari delle borse di studio in Italia. È quanto emerge leggendo il rapporto statistico del Miur, ma la situazione registra già un’inversione di tendenza nel 2016/2017, vedendo i dati che Alfa Liguria, l’Agenzia regionale per il lavoro, la formazione e l’accreditamento (ha inglobato Arsel), ha fornito a BizJournal Liguria.
La tabella dimostra che dal 2012/2013 intanto si è cominciato ad assegnare il 100% delle borse a chi è stato giudicato idoneo (non accade in tutte le Regioni), mentre il crollo del 2015/2016, dovuto all’aumento del reddito Isee fissato dal governo, è stato bypassato con un intervento regionale.
Lo scorso giugno la Regione Liguria aveva modificato il limite per l’assegnazione di una borsa di studio in servizi (alloggio e ristorazione) ed economica (assegno monetario, esenzione dal pagamento della tassa regionale per il diritto allo studio e delle tasse universitarie per la frequenza).
I nuovi parametri stabiliti nel 2015 dal governo per il calcolo dell’Isee, avevano determinato un calo di circa il 20% delle domande rispetto all’anno accademico precedente. Per questo l’assessorato alla Formazione di Regione Liguria aveva deciso di aumentare i limiti di reddito entro i quali gli studenti possono accedere alla borsa di studio. Ci si attendeva un incremento di 500 borsisti e così è stato (poco meno).
Per l’Isee il limite è stato fissato in 20 mila euro (+20,76% rispetto a quello fissato per l’anno accademico 2015/2016) mentre il limite dell’Ispe è stato fissato in 50.000 euro (+50,93% rispetto a quello previsto per l’anno accademico 2015/2016).
Le borse vanno da un minimo di 961 euro (oltre a un pasto gratuito al giorno) per chi ha un reddito Isee universitario compreso tra 16.667,01 e i 20.000 euro e risiede nel Comune di Genova, fino a un massimo di 5.108 euro, per chi ha un reddito fino a 13.336 euro ed è uno studente fuori sede.
Le statistiche del Miur hanno preso in esame anche i posti alloggio assegnati e il numero di pasti erogati nelle mense. I numeri che risultano in calo nel 2016, fa sapere Anfa Liguria, derivano dal fatto che sono anche calati gli iscritti all’Università.
I posti alloggio a Genova, come quasi in tutte le altre Regioni, sono in crescita (a Savona sono 25 da qualche anno): l’anno scorso è stata aperta la residenza Firenze Zurigo in via Gramsci, l’ex caserma Garibaldi è diventata un altro luogo di ospitalità per studenti. Le residenze vengono assegnate ai borsisti che ne hanno diritto (il 100%) e il resto, circa 50 posti, ad altri studenti a prezzo calmierato. Una quota è assegnata a dottorandi e agli studenti Erasmus.
Il fatto che in Liguria si stia tornando a pensare al diritto allo studio, si vede anche dall’incremento del personale in servizio negli uffici preposti: al 31 dicembre 2015 erano 84 maschi (53 nel 2014, 38 nel 2013) e 82 femmine (51 nel 2014, 39 nel 2013)