Una collaborazione più forte in tutte quelle situazioni che possono avere ricadute sulla continuità del servizio elettrico, attraverso una maggiore sinergia tra le sale operative, più efficienza nel coordinamento, una migliore formazione. Su queste basi si fonda il protocollo d’intesa firmato oggi tra l’assessore regionale alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone, e Franco Gizzi, responsabile Protezione civile di Enel.
L’accordo, che dà seguito al protocollo nazionale tra Enel e Protezione civile del 2014, permetterà di ottimizzare le procedure di comunicazione, in condizioni ordinarie e in fase di emergenza, favorire la conoscenza dei rispettivi modelli organizzativi e di intervento, aumentando la capacità di risposta sinergica in caso di criticità sul territorio.
In sostanza, come spiega Gizzi, «la collaborazione tra Enel e Regione si farà ancora più stretta, con una serie di “paletti” per migliorare i sistemi di comunicazione, crescere le sinergie tra le sale operative e formare al meglio i nostri dipendenti e quelli regionali. Dal lato pratico, inizieremo subito mettendo in contatto le sale operative, in modo da avere risposte immediate in campo informatico e sulla necessità di eventuali miglioramenti. Predisporremo poi dei corsi di formazione, rivolti anche al mondo del volontariato, che si dimostra sempre fondamentale nella gestione delle emergenze».
Una collaborazione già esistente nei fatti, ma che oggi viene ratificata con una firma: «La fornitura di energia elettrica è fondamentale sia nelle fasi di allerta, sia nelle fasi di emergenza – commenta l’assessore Giampedrone – L’obiettivo di questo accordo è quello di tutelare al massimo le nostre comunità avendo informazioni più capillari e in tempo reale e una risposta operativa diretta, efficace e in tempi brevi. In pratica avremo un filo diretto con Enel, che ci consentirà di reagire in maniera molto tempestiva, elemento fondamentale per la salvaguardia e la tutela delle persone».
Il protocollo, della durata di due anni, con possibilità di rinnovo, va ad aggiungersi alle altre collaborazioni che la Regione ha attivato in ambiti simili: «Per ciò che riguarda gli altri servizi pubblici essenziali, per esempio quelli legati alla fornitura di acqua e gas, gestiti tendenzialmente da società municipalizzate o comunque da altri enti, esistono delle convenzioni analoghe – spiega Giampedrone – L’intento è quello di proseguire nel percorso di crescita del sistema di Protezione civile, ma anche dei soggetti autorizzati a intervenire nei soccorsi e di coloro che forniscono, appunto, i servizi fondamentali per la comunità».