Apertura poco mossa per la Borsa di Milano. L’indice Ftse Mib ha aperto a +0,08% a 18.962 punti. Qualche vendita sul settore bancario dopo i primi scambi fa virare l’indice principale in territorio negativo.
Bper, con passaggi in asta di volatilità, cede il 7% a 4,79 euro dopo i conti diffusi ieri a mercati chiusi, con un utile 2016 sceso del 93% a 14 milioni. Debole anche Banco-Bpm (-4%). Negli altri comparti, Telecom e Mediaset cedono circa un
punto percentuale, Buzzi cresce del 2% dopo i conti 2016.
Partenza in lieve rialzo per le Borse europee: Francoforte sale dello 0,48%, Parigi dello 0,35% e Londra dello 0,34%.
La Borsa di Tokyo ha terminato l’ultima seduta della settimana in netto rialzo, con lo yen che ha invertito la rotta sulle aspettative della nuova riforma sulle tasse annunciata da Trump nel giro di poche settimane, in attesa di nuove indicazioni dal vertice odierno tra il presidente Usa e il premier giapponese Shinzo Abe a Washington. L’indice Nikkei ha chiuso a +2,49%.
Prezzi del petrolio in rialzo sui mercati asiatici. I contratti sul light crude con scadenza a marzo guadagnano nove centesimi a 53,90 dollari al barile
mentre il Brent, in consegna ad aprile, segna 55,70 dollari.
L’euro apre poco mosso sul dollaro. La moneta unica passa di mano a 1,0652 dollari e a 121,15 yen.
Lo spread fra Btp e Bund torna sopra i 190 punti base. Il differenziale si è ampliato a 192 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,24%.