“Caro Luca, non lasciare che la tua candidatura venga scelta in qualche caminetto da vecchi gruppi dirigenti che non sanno più che pesci prendere. Se reputi opportuno candidarti accetta di misurarti pubblicamente con me attraverso il confronto democratico delle primarie”. è da tempo nella rosa di quelli che potrebbero essere scelti per partecipare alla corsa delle comunali. Così Simone Regazzoni, che si è candidato alle primarie del Pd genovese per la scelta del candidato sindaco, si rivolge in una lettera aperta a Luca Borzani, presidente della fondazione Palazzo Ducale.
Secondo Regazzoni, il nome di Borzani “è da tempo nella rosa di quelli che potrebbero essere scelti per partecipare alla corsa delle comunali” ma un centrosinistra con Borzani candidato sindaco “sarebbe percepito, soprattutto in questo momento storico, come un’operazione vecchia, che guarda irrimediabilmente al passato; un’operazione voluta da vecchi gruppi dirigenti e benedetta da Doria, senza la capacità, il respiro e le energie per interpretare questa nuova epoca storica e rilanciare Genova dopo 5 anni di palude”. Borzani sarebbe “un Doria bis, benché sicuramente più capace”.
Un confronto alle primarie, sottolinea Regazzoni, “sarebbe un grande momento di confronto di idee e partecipazione democratica per tutta la città. Una grande occasione di ascolto e dialogo sul merito dei problemi. È questo l’unico vero modo in cui una candidatura può avere una legittimazione popolare. Lavoriamo perché il centrosinistra abbia non un candidato Sindaco nominato dai vecchi apparati di partito, ma scelto dai cittadini”.