Un anno di grandi novità e iniziative, ma anche di grandi ritorni. Così Carla Sibilla, assessore alla Cultura del Comune di Genova, ha definito il 2017 culturale nei musei civici cittadini, presentato questa mattina a Palazzo Rosso. Tante mostre, raccolte inedite, anniversari museali e iniziative per valorizzare il patrimonio genovese arricchiranno i prossimi mesi all’insegna di una cultura diffusa. A partire dagli appuntamenti più attesi, come i Rolli Days: dopo il grande successo delle tre edizioni del 2016 (circa 250 mila presenze in sei giorni), i Palazzi dei Rolli apriranno le porte al pubblico in due fine settimana: 1 e 2 aprile e 14 e 15 ottobre. Durante la visita ai palazzi, studenti e ricercatori dell’Università degli studi di Genova accoglieranno gli ospiti. Previste anche visite guidate per i non vedenti, le persone sorde e con disturbi dello spettro autistico.
Il 13 maggio sarà invece la Notte dei Musei, un’occasione unica per godere del patrimonio artistico al di fuori dei consueti orari di visita, arricchito da un nutrito programma di eventi che accompagnerà l’intera serata.
Le principali mostre temporanee: nei Musei di Strada Nuova e al museo di Sant’Agostino, dopo un accurato restauro dell’Opificio delle Pietre dure di Firenze, verranno di nuovo esposte opere inestimabili come il Pallio di San Lorenzo e il Sacro Catino. «Rientrerà anche la Margherita di Bramante, a conclusione dell’esposizione a Norimberga, a marzo», ricorda Sibilla.
Sempre ai Musei di Strada Nuova, in estate, la mostra dedicata ai capolavori di maestri genovesi del primo Seicento, restaurati negli ultimi anni grazie a sponsorizzazioni di privati e alla collaborazione con importanti istituzioni museali nazionali e internazionali. E ancora, la grafica di Sinibaldo Scorza, a Palazzo Rosso, in programma dal 10 febbraio al 4 giugno, con 83 esemplari, di cui 55 inediti. Palazzo Bianco e Museo Diocesano, tra ottobre 2017 e marzo 2018, ospiteranno tessuti e ceramiche orientali nella mostra Orientalismi – il fascino dell’Oriente tra XVII e XX Secolo: un itinerario tra Cina, India e mondo arabo attraverso le collezioni tessili e le ceramiche dei Musei di Strada Nuova e del Museo Diocesano. A dicembre, grazie all’iniziativa di un collezionista, Albrecht Dürer sarà protagonista a Palazzo Rosso con la sua raccolta di incisioni, affiancate da quelle di altri grandi maestri (oltre 150 stampe di artisti tedeschi del primo Cinquecento). Con l’accordo del proprietario, che per ora vuole mantenere l’anonimato, i Musei di Strada Nuova presentano il fondo Dürer in anteprima.
Un nuovo allestimento anche al Galata Museo del Mare: al terzo piano del museo la Sala degli armatori, da febbraio.
Di grande rilievi anche l’esposizione, al museo d’Arte Orientale Chiossone, dei prestigiosi manufatti in bronzo e metallo appartenenti al museo stesso: Cibo per gli antenati, fiori per gli dei – Trasformazioni dei bronzi arcaistici in Cina e Giappone è in programma da marzo 2017 fino a marzo 2018.
Da non dimenticare il museo di Storia Naturale di Genova, che quest’anno compie 150 anni: li festeggerà con molte iniziative, ma il momento topico sarà ad aprile, quando lungo tutte le sale espositive il museo si racconterà attraverso gli approfondimenti sugli esploratori che da tutto il mondo hanno fatto affluire milioni di reperti. Ma ci sarà spazio anche per il mimetismo animale, in programma in autunno.
Al Museo di Archeologia Ligure, a giugno 2017, un allestimento dedicato agli ultimi 100 mila anni in Liguria. E ancora, i Darwin Days, a febbraio.
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Le mostre temporanee hanno ottenuto un grande successo: Spiders, al Museo di Storia Naturale, ha totalizzato 40 mila visitatori. 35 mila per la mostra Alessandro Magnasco, ai Musei di Strada Nuova, 32 mila per Govi. Alla Loggia di Banchi. 15 mila per la mostra sul Medioevo al Museo di Sant’Agostino.
Mostre, allestimenti inediti e tante iniziative per tutte le età si avvicenderanno nel corso dei prossimi mesi, forti dei grandi risultati ottenuti nel 2016: 760 mila visitatori, +19% rispetto al 2015 e +40% sul 2011. In forte crescita i visitatori stranieri nei Musei di strada Nuova (oltre 4 su 10 non sono italiani), segno che «Genova sta diventando sempre più una meta internazionale: il Comune sta puntando con sempre maggior convinzione sulla promozione, nazionale e non, del patrimonio culturale della città», commenta l’assessore Sibilla.
Il sito visitgenoa.it ha avuto oltre 802 mila utenti e oltre 1 milione e 100 mila sessioni, a cui hanno corrisposto 2.028.708 visualizzazioni di pagina. La sezione dedicata alle mostre è nella top ten delle sezioni più visitate; mentre il portale del Comune dedicato ai Musei ha raggiunto, sempre nel 2016, le 700 mila visualizzazioni con oltre 240 mila sessioni e 170 mila utenti.
E per renderlo ancora più attrattivo, nel 2016 sono stati realizzati anche interventi tecnici per l’accessibilità alle sedi museali. Interventi che, dallo scorso anno, possono beneficiare dell’Art Bonus. Nella nostra città le donazioni hanno superato i 170 mila euro, importo che andrà a coprire i costi per nuove riqualificazioni e migliorie.
Un apporto significativo è dato anche dai 28 progetti di alternanza scuola-lavoro del settore musei-biblioteche, a cui hanno partecipato 637 studenti. Inoltre, più di 45 mila ragazzi hanno partecipato alle circa duemila attività didattiche appositamente realizzate nei diversi musei, 5.378 le persone che hanno frequentato i 187 laboratori o attività dedicate alle famiglie.