Dall’incontro di ieri tra Autorità portuale di Genova e rappresentanze sindacali Fim, Fiom e Uilm di Piaggio Aerospace si è aperto qualche spiraglio di luce per gli 89 lavoratori attualmente in cassa integrazione straordinaria. Il bando che pubblicherà l’Autorità Portuale per l’assegnazione definitiva delle aree di Sestri Ponente (momentaneamente occupate dalla Phase Motion Control) coinvolgerà i lavoratori e, a tal proposito, verrà inviata una bozza della procedura alle segreterie sindacali.
Ma esistono ancora tre problematiche da affrontare prima di partire con il bando. La prima riguarda la pianificazione dell’area: oggi esiste un vincolo urbanistico sulle aree che hanno oggi una destinazione esclusivamente “aeronautica”, ma tempo gli enti preposti stanno operando per cambiarla in “aree a uso industriale con alto contenuto tecnologico”.
Il secondo problema riguarda la comproprietà: le aree sono divise in demaniali e “pubbliche” oggi di proprietà della società Piaggio. Per avviare un progetto complessivo sulle aree è fondamentale che tutti i soggetti interessati trovino un accordo per facilitare l’insediamento di nuovi siti produttivi. Questo ostacola l’avvio di un bando nell’immediato: se non si chiarisce tra i proprietari di tali aree se esiste un obiettivo condiviso non si può avviare un progetto di assegnazione complessiva.
Terzo problema il mantenimento degli impegni, che coinvolge esclusivamente tutti i firmatari dell’accordo: governo, Regione Liguria e azienda.
Il sindacato ha confermato che “qualunque percorso deve avvenire all’interno dei contenuti dell’intesa sottoscritta al Mise in data 10 giugno 2014, i bandi devono essere chiari e prevedere una clausola “Sociale” che coinvolga il personale Piaggio attualmente in cassa, il percorso deve contenere e definire anche le tempistiche, per tutti i lavoratori e comprensivo degli strumenti da adottare, coinvolgendo prioritariamente la società Piaggio. I tempi devono essere celeri e certi per evitare che i pochi soggetti interessati realmente alle Aree possano rinunciare”.
A questo proposito, i sindacati hanno chiesto di convocare due incontri a breve che abbiano al centro l’occupazione, uno con gli enti locali e uno con la società Phase, il sindacato e l’Autorità Portuale.