Un passato importante alle spalle, un futuro radioso davanti. Ansaldo Energia prosegue la crescita aziendale con la costruzione del nuovo stabilimento di Genova Cornigliano per l’assemblaggio delle maxi turbine a gas e la firma di due accordi: con Shanghai Electric (che detiene il 40% della società) per la costruzione delle ultime due turbine a gas sulle 15 totali in Cina (GaoYao) e con l’Iit per lo sviluppo di nuove tecnologie robotiche.
Con lo sbocco al mare Ansaldo Energia diventa terminalista, ma soprattutto eviterà di dover usare Marina di Massa come luogo per le spedizioni via acqua. «Siamo nati nel 1853, siamo la più vecchia azienda sul territorio, solo Mitsubishi ci batte di due anni – dice con orgoglio l’amministratore delegato Giuseppe Zampini – abbiamo avuto un grande passato e ora ci attende un futuro luminoso. Anche grazie a Shanghai Electric, che ci ha aiutato ad affrontare il mercato orientale». Il partner cinese Chen Xuewen, che siede nel cda di Ansaldo Energia, vola alto e paragona Zampini a un novello Marco Polo, per l’importanza dell’apertura di una nuova via all’insegna delle ultime tecnologie in fatto di turbine: le 15 ordinate (pari a 4.200 Mw di potenza) rappresentano una quota di mercato superiore al 33% (market share 2015).
Per una volta le istituzioni non sono state immobili e in poco tempo hanno raccolto l’aut aut di Zampini: o Cornigliano o via da Genova.
La crescita di Ansaldo Energia ha anche dei padri “finanziari”. Non a caso sono stati invitati a portare i loro saluti anche Claudio Costamagna, presidente di Cassa depositi e prestiti, e Guido Rivolta, amministratore delegato di Cdp Equity, il fondo statale (il cui azionista strategico è appunto Cassa depositi e prestiti) che controlla il 45% dell’azienda. «Senza il nostro intervento difficilmente ci sarebbero state prospettive – dichiara Costamagna – ma ribadiamo sempre che agiamo in collaborazione con capitali privati, non si tratta di aiuti di Stato e così faremo anche per un’altra azienda importante del territorio genovese, Ilva». Cdp, con Arvedi e Delfin, sta trattando con il gruppo indiano Jindal: «Siamo il Paese con il maggior consumo di acciaio d’Europa, sarebbe folle non rilanciare Ilva». Rivolta rassicura e ribadisce che il fondo resterà in Ansaldo Energia fino a quando l’azienda non sarà pronta per la quotazione in borsa.
L’accordo con l’Iit invece consiste in un progetto della durata di 18 mesi: vedrà coinvolti otto ricercatori fra senior scientist, tecnici e post-doc dei dipartimenti di Advanced robotics, diretto da Darwin Caldwel, e di Pattern analisys e computer vision, diretto da Vittorio Murino.
«L’attività di ricerca riguarda lo sviluppo e la realizzazione di un sistema robotico di ispezione dei generatori elettrici e di un sistema di visione artificiale per il controllo della camera di combustione delle grandi turbine di Ansaldo Energia – spiega Simone Ungaro, direttore generale dell’Iit – il sistema robotico, attraverso il suo equipaggiamento di sensori di nuova generazione, sarà in grado di ispezionare i generatori elettrici per rilevare la causa di eventuali difetti o guasti e avrà la possibilità di adattarsi facilmente alle varie dimensioni e tipologie delle macchine esistenti. In questo modo garantiremo la sicurezza degli operatori: verrà realizzato un prototipo per un sistema di ispezione del rivestimento della camera di combustione della turbina per sostituire l’essere umano in situazioni ad alto rischio». Tale tecnologia rappresenterebbe il primo sistema di ispezione automatico di questo tipo di impianti.