Erg aumenta risultato netto di gruppo e mol nei primi nove mesi del 2016. È quanto risulta dal Resoconto intermedio sulla gestione al 30 settembre 2016 approvato dal cda. Nel terzo trimestre 2016 il mol consolidato a valori correnti è di 78 milioni di euro (+17% rispetto ai 66 milioni del 3° trimestre 2015), il risultato netto di gruppo a valori correnti è 9 milioni di euro (-55% rispetto ai 19 milioni del 3° trimestre 2015); il risultato operativo netto è 13 milioni di euro nel primo trimestre 2016 (-48% rispetto ai 25 milioni di euro del primo trimestre 2015).
Nei primi nove mesi 2016 il mol consolidato a valori correnti è 351 milioni di euro (+33% rispetto ai 264 milioni nei 9 mesi 2015), il risultato netto di gruppo a valori correnti è 83 milioni di euro (+9% rispetto ai 76 milioni nei 9 mesi 2015).
«I risultati del terzo trimestre – commenta Luca Bettonte, amministratore delegato di Erg – sono soddisfacenti con un margine operativo lordo in forte crescita grazie al contributo dei nuovi asset, nonostante uno scenario dei prezzi dell’energia decisamente sfavorevole associato a una generale scarsa ventosità. Per il gruppo Erg l’anno che sta per concludersi è fondamentale per il processo di consolidamento industriale come produttore elettrico europeo indipendente. In tal senso viene ottimizzata la struttura organizzativa e societaria tramite la gestione unitaria sia delle tre diverse tecnologie di produzione che dell’Energy Management nell’ambito di una sola società controllata. In Erg, inoltre, viene creata una specifica funzione dedicata all’attività di sviluppo del business, viene potenziato il Risk Management e si accentrano le altre principali funzioni di staff a supporto. Siamo certi che questa nuova struttura sia più aderente al nuovo modello di business e più funzionale ed efficiente anche nel rispondere ai futuri cambiamenti di scenario e di mercato».
«Per il 2016 – dichiara Bettonte – confermiamo, pur in presenza di un contesto ancora debole, la guidance per il margine operativo lordo a 440 milioni di euro, mentre prevediamo un indebitamento netto di circa 1,65 miliardi di euro, in miglioramento rispetto ai 1,73 miliardi precedentemente indicati».