Esaminare e approvare i conti dei primi nove mesi del 2016 è l’argomento all’ordine del giorno del cda di Banca Carige che inizierà nel primo pomeriggio.
Ma intanto continua il confronto con la Bce sulla questione dei crediti deteriorati. Il 3 novembre scorso l’istituto ligure ha risposto alla Banca centrale europea, che dopo un’ispezione negli uffici di via Cassa di Risparmio aveva inviato due bozze in cui si invitava Carige a risolvere in tempi brevi la questione degli npl i “non performing loans”, vale a dire i crediti deteriorati (7 miliardi lordi). La banca ligure nella sua risposta ha ricordato il percorso già messo a punto che prevede un robusto taglio dei costi, un’innovazione nel fare credito e una crescita della raccolta, ha illustrato il piano per la dismissione degli npl e fatto presente di avere bisogno di tempo per realizzarlo.
Nei giorni scorsi a sostegno (indiretto) delle tesi di Banca Carige è intervenuta Abi. Senza citare il caso della banca ligure o di altri istituti, i vertici Abi in un seminario sull’argomento il vertice dell’associazione ha messo a fuoco il concetto che fissare scadenze per la cessione dei crediti deteriorati delle banche italiane ne deprime i prezzi e rischia di impedire una gestione progressiva delle cessioni da parte degli stessi istituti di credito che potrebbero anche trarne redditività.
«Il tema sofferenze esiste – ha detto il dg Giovanni Sabatini – ma è sovrastimato e richiede tempo per essere gestito. Se noi ce le teniamo e le gestiamo c’è la possibilità di recuperare redditività, anche grazie alle misure varate dal governo. Una cessione rapida e a prezzi bassi crea problemi di capitale in un momento in cui la situazione non consente di raccogliere capitale sul mercato. Non si può risolvere tutto e subito».
Alle 17.30, terminato il cda, inizierà la web conference per la presentazione dei risultati Carige al 30/9/2016
Il link per collegarsi è il seguente:
http://www.gruppocarige.it/wpsgrp/portal/istituzionale/carige-ist-ita/investor-relations