«Questa è una legge di stabilità che anticipa i temi del referendum, di fatto depauperando totalmente le autonomie locali, anche quelle che hanno dimostrato di saper usare i soldi pubblici molto meglio del governo, e centralizzando tutto, prima ancora di aver avuto il consenso degli italiani. Chiediamo delle cose molto semplici: semplificazione burocratica, sblocco degli investimenti nei settori strategici, quelli del dissesto idrogeologico e delle grandi infrastrutture, applicazione dei costi standard che solo quello farebbe risparmiare di più dei tagli lineari e selvaggi che vengono applicati in questa legge di stabilità». Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti nel corso della terza tappa dell’incontro Trilaterale svoltosi a Treviso con i governatori di Lombardia, Maroni e Veneto, Zaia. Durante il vertice, i tre presidenti regionali hanno sottoscritto un documento come proposta di legge di Stabilità per lo sviluppo dei territori (Scarica il documento qui).
«Faremo delle proposte serie come abbiamo fatto sull’immigrazione e sulle riforme, perché seri siamo e vogliamo dare un nostro contributo non polemico alla conferenza delle regioni che si riunirà giovedì per discutere della legge di stabilità. Così come è stata fatta, questa è una legge che non serve, non fa crescere il Paese e allontana ogni possibilità di aiutare le fasce più deboli che in questi due anni di governo Renzi si sono impoverite ulteriormente».