Chiudono in forte rialzo le Borse europee dopo la decisione che l’Fbi non procederà all’incriminazione della candidata democratica Hillary Clinton, nell’ambito del caso emailgate. I mercati guardano con favore alla possibilità di una sconfitta del repubblicano Donald Trump, considerato imprevedibile e fortemente orientato al protezionismo. Londra guadagna l’1,7% a 6.806,90 punti, Francoforte l’1,93% a 10.456,95 punti, Parigi l’1,91% a 4.461,21 punti. . Milano segna Ftse Mib a 16.736,75 (+2,56%) e Ftse Italia All-Share a 18.361,74 (+2,35%).
A Piazza Affari i listini sono stati sostenuti anche da alcune semestrali particolarmente favorevoli.
Balza Ferrari (+6,77%) che ha rivisto al rialzo l’outlook per il 2016 e ha diffuso conti trimestrali record con una stima di ricavi netti superiori ai 3 miliardi e consegne per circa 8.000 unità.
Forte ripresa anche per Fca a +5,22%.Sempre nell’industria bene Cnh (+3,72%) con la controllante Exor (+3,55%) e Leonardo (+1,82%).
Bene l’intero comparto bancario a partire da Intesa sp a +5,88%. Mps, dopo i cali della scorsa settimana, recupera addirittura nel finale il 22,18%. Carige registra +2,60%, Mediobanca +4,32%, Unicredit +4,90%, Ubi +4,07%. Tra i titoli migliori, Brembo (+4,73%) che ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto pari a 186,2 milioni, in aumento del 40%.
Positivi, Stm (+4,57%), Campari (+3,61%) e il compato dell’energia: Eni +1,43%; Enel +0,58%, A2a +1,70%; Saipem +1,84%.
Male Moncler (-1,81%) e Luxottica (-0,02%) nel lusso e Telecom a -0,27%.
Sul fronte dei cambi, il dollaro si è rafforzato: così il cambio euro-dollaro ha fatto retromarcia a quota 1,1036 (1,1137 venerdì sera), mentre il cross dollaro-yen si è portato a 104,60 yen (da 103,04) e quello con la sterlina a 1,2381 (da 1,2519). L’euro-yen si attesta a 115,39.
Recupera anche il valore del greggio: il wti, contratto con consegna a dicembre, è scambiato a 44,29 dollari in progresso dello 0,5%.