In seguito alla procedura di riequilibrio finanziario avviata dopo il suo insediamento, l’amministrazione comunale di Savona ha adottato alcuni provvedimenti di riorganizzazione dei musei civici.
«Si tratta – spiega il sindaco Ilaria Caprioglio – di disposizioni per fare fronte alle difficoltà di bilancio che abbiamo trovato al nostro insediamento. Da parte nostra, il massimo impegno per garantire un servizio alla cittadinanza e, al tempo stesso, rispettare le direttive della Corte dei Conti per mettere un argine alle problematiche finanziarie ereditate, che ci impongono di limitarci a spese strettamente necessarie e indispensabili»
«Al termine di diverse verifiche e analisi effettuate nelle scorse settimane – precisa il sindaco – non sussistono le condizioni per un affidamento in proroga del servizio di gestione del Museo Archeologico. Per questo motivo, abbiamo ritenuto di dare mandato al settore, di concerto con il servizio legale e contratti, di revocare i relativi atti di gara, in considerazione delle circostanze sopravvenute. Il patrimonio presente nel Museo Archeologico è in prevalenza di proprietà statal. In un incontro con il soprintendente per l’Archeologia e le Belle Arti e il Paesaggio, è stato suggerito al Comune di tentare di aprire un nuovo avviso pubblico per ricercare eventuali manifestazioni da parte di associazioni od operatori del settore disposti a formulare proposte di gestione del Museo senza costi per l’amministrazione comunale».
Per quanto concerne il Museo d’Arte di Palazzo Gavotti, che include il Museo della Ceramica (interamente finanziato dalla Fondazione De Mari), l’analisi relativa al piano pluriennale per il riequilibrio finanziario ha portato l’amministrazione a ritenere opportuno affidare il servizio di custodia museale, «considerato l’indiscusso valore delle collezioni, testimoniato da un importante numero di visitatori, circa 20 mila l’anno, l’inscindibile rapporto tra Pinacoteca e Museo della Ceramica e considerata altresì l’esistenza di un capitolo in entrata da bigliettazione, interamente incassato dal Comune di Savona per l’intero complesso museale».