Quattro ambiti di collaborazione tra Regione Liguria e Unioncamere in ambito di salute e sicurezza alimentare: informazione e formazione per la lotta alla contraffazione, tutelando e valorizzando le produzioni tipiche; coordinare i sistemi di controllo nelle imprese, inserendo il sistema camerale nel tavolo interistituzionale creato per questo scopo (con Asl, Arpal e Istituto Zooprofilattico), pianificando un’attività di pre-informazione e assistenza alle imprese per far rispettare meglio le normative; aiutare con un supporto la programmazione comunitaria (individuare programmi che sostengano finanziariamente le attività, formare il partenariato necessario per partecipare ai bandi, predisporre la candidatura, coordinare, gestire e rendicontare la proposta progettuale selezionata per il finanziamento); condividere il patrimonio di dati statistici.
La firma, questa mattina nella sede della Regione Liguria: «Credo che con questo documento stiamo andando nella direzione giusta, visto che la sicurezza alimentare è uno degli elementi da tutelare con maggiore attenzione – dice Giovanni Toti, presidente della Regione – l’agroalimentare è uno dei settori strategici non solo per la nostra Regione, ma in termini assoluti e il prodotto di qualità è in sinergia con il nostro export e l’offerta turistica regionale. Questo è un piccolo passo dal punto di vista degli accordi coi corpi intermedi che ormai a Roma va sempre meno di moda, ma in realtà è fondamentale».
«È importante che l’assessorato e il sistema preposto al controllo alimenti siano a fianco di Unioncamere – aggiunge Sonia Viale, assessore regionale alla Salute – in modo da non essere percepito ostile dalle imprese. Con questa firma vogliamo accompagnare gli operatori anche in momenti di formazione e partecipazione. Si tratta di un modello che ha al centro il cittadino. Grazie ad Alisa, l’Agenzia ligure sanitaria, è possibile un accordo di sistema con uguali procedure su tutto il territorio regionale».
Paolo Odone, presidente di Unioncamere evidenzia i vantaggi della collaborazione: «In questo modo si sancisce la protezione della dieta mediterranea e si aumenta la professionalità degli operatori. Possiamo dare il via al modello Liguria della salute, un’idea ulteriore potrebbe essere quella del servizio di qualità per la terza età a tutto tondo».
Tra le prime opportunità di collaborazione la gestione del sistema sanzionatorio dei prodotti alimentari e per l’informazione sulle produzioni certificate, oltre che la partecipazione ai bandi europei sul tema della sicurezza alimentare, tutela del consumatore e lotta alla contraffazione.