«Dopo qualche problema amministrativo e qualche falsa partenza finalmente ci siamo riusciti: oggi è un giorno di svolta, si conclude una sfida, quella di partire con un investimento importante, e se ne apre un’altra, quella di rispettare i tempi di consegna dello stesso. Vigileremo attentamente affinché questa struttura diventi veramente un polo di eccellenza e di attrazione in grado di razionalizzare una sanità che ha bisogno di concretezza e non di nuove cattedrali nel deserto, ma di luoghi che diventino centri in grado di evitare ai pazienti di andare fuori regione». Lo ha detto oggi il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti durante la cerimonia di posa della prima pietra dell’ospedale Felettino della Spezia a cui hanno preso parte anche l’assessore regionale alla Salute, Sonia Viale, il sindaco della Spezia, Massimo Federici, Andrea Conti direttore della Asl 5 spezzina, Paolo Piacenza, amministratore unico di Ire Liguria.
«L’obiettivo nostro a questo punto è che non rimanga sottoutilizzato, soprattutto in una regione di anziani, come la nostra, dove aumentano le cronicità. Questo ospedale deve diventare grande hub per l’intera provincia che raccolga un bacino di popolazione abbastanza elevato e darci una mano a razionalizzare quello che esiste, evitando dispersione di soldi pubblici che la sanità non si può permettere». Anche Viale ha ribadito l’importanza della giornata, ribadendo la necessità di una programmazione che lo renda sostenibile in un contesto regionale: «Da quando è stato dato il via libera al progetto è cambiato il mondo, ma la nostra regione si merita di avere un’opera che non rimanga una cattedrale nel deserto. Dobbiamo evitare che questa struttura diventi sottoutilizzata perché questi sono soldi pubblici e lo dobbiamo alla nostra regione e a un territorio che soffre le fughe in Toscana».
L’edificio avrà la forma di un ventaglio e sarà di otto piani: i primi due ospiteranno le aree accessibili al pubblico, i successivi tre accoglieranno l’alta tecnologia, mentre i dipartimenti troveranno posto negli ultimi tre piani. La nuova struttura ospedaliera sarà connessa con la radioterapia, un edificio indipendente già realizzato e in funzione. Il nuovo ospedale della Spezia avrà 520 posti letto suddivisi nei vari reparti: 154 per l’area chirurgica, 174 per quella medica, 91 per la materno-infantile, 12 per la riabilitazione, 40 per la dialisi e 49 per l’area critica. Saranno dieci le sale operatorie previste all’interno della struttura, mentre tra le stanze di degenza dei pazienti il 20% saranno camere singole e le restanti saranno doppie.
All’interno della struttura verrà installato un impianto fotovoltaico da 200 KWp con l’aggiunta di pompe di calore e di un sistema di recupero rigenerativo. Il riscaldamento dell’ospedale avverrà per il 35% da fonti rinnovabili. Oltre alle strutture ospedaliere verranno realizzati uno spazio per il culto, degli esercizi commerciali (bar, caffetteria, negozi e farmacia). All’esterno sono previsti l’eliporto, uno spazio verde e parcheggi per 823 posti auto. L’intera area coprirà una superficie completa di 64 mila metri quadrati. Il costo dell’operazione del nuovo ospedale sarà di 175 milioni di cui 119 milioni derivanti dai finanziamenti del programma ex art. 20 relativi all’edilizia sanitaria, 2,6 milioni di finanziamenti statali, 6,3 milioni provenienti dal bilancio regionale, 23,2 milioni derivanti dall’alienazione del vecchio ospedale S. Andrea e ulteriori 23 milioni di finanziamenti a carico della Regione Liguria.
Sarà la ditta Pessina a realizzare i lavori che le sono stati affidati da Ire Liguria, la società delle Infrastrutture, per conto della Regione Liguria del Comune della Spezia e della Asl 5. La ditta Pessina si occuperà della demolizione della vecchia struttura e della realizzazione del nuovo ospedale, oltre che dell’alienazione e valorizzazione del vecchio S. Andrea.