La Città metropolitana di Genova ha dato mandato al gestore del servizio idrico di valutare aspetti tecnici e costi (più alti di quelli per il depuratore unico) delle tre diverse ipotesi di doppio impianto discusse questa mattina dal consigliere delegato Enrico Pignone e dai sindaci della vallata.
Recco Imp-depurazione-Galleria A -OssidazionePian Seriallo, in Comune di Leivi e il porto di Lavagna: sono queste le due proposte di localizzazione di un impianto di depurazione delle acque al servizio del solo bacino dell’Entella che i sindaci di quel territorio hanno portato questa mattina sul tavolo di Enrico Pignone, consigliere delegato all’ambiente dalla Città metropolitana di Genova, il quale due settimane fa aveva chiesto che venissero presentate entro oggi come condizione per fermare l’iter amministrativo, già iniziato, per realizzare nella Colmata di Chiavari un grande depuratore comprensoriale unico da 210.000 abitanti equivalenti, al servizio non solo del bacino dell’Entella ma anche della Val Petronio e di Sestri Lavante.
Acquisite le due proposte, il consigliere Pignone ha annunciato l’intenzione di dare a Iren, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana, il mandato di fare approfondimenti tecnici ed economici sulle varie ipotesi progettuali di depuratore per il bacino dell’Entella, ovvero le due sopra citate (Pian Seriallo e Porto di Lavagna) più quella di un depuratore da soli 140.000 abitanti equivalenti sempre sulla Colmata di Chiavari, oltre che sul progetto del secondo impianto, quello al servizio della sola area Sestri Levante-Val Petronio, che il comune di Sestri ha proposto di realizzare nell’area di Ramaia. Se si abbandonerà l’ipotesi del depuratore comprensoriale unico, infatti, nella valle dell’Entella dovrà sorgere un depuratore di dimensioni più ridotte rispetto a quello comprensoriale di Chiavari inizialmente approvato e subito contestato, mentre la depurazione di Sestri Levante e della Val Petronio sarà garantita da un secondo impianto indipendente.
Una volta che Iren avrà fatto le sue valutazioni, Pignone convocherà in Città metropolitana una conferenza dei sindaci per presentare il progetto dei due impianti separati, Valle dell’Entella da una parte e Val Petronio-Sestri Levante dall’altra, informando i sindaci e attraverso questi la comunità dei cittadini dell’entità dell’aumento dei costi rispetto al depuratore unico (un costo maggiore certamente ci sarà, si tratta di calcolare con precisione quanto maggiore).
Il territorio del Tigullio Orientale è in gran parte fuori dalla normativa europea sulla depurazione delle acque, il che pone le pubbliche amministrazioni, Comuni e Città metropolitana, in infrazione comunitaria, ovvero a rischio di sanzioni molto onerose.
«Si è appena conclusa – annuncia Roberto Levaggi, sindaco di Chiavari – presso la sede della Città Metropolitana, la riunione avente per argomento i depuratori del levante. Un aggiornamento importante rispetto alle precedenti occasioni di confronto. Sembra farsi sempre più strada l’ipotesi dei due depuratori di vallata. Di conseguenza sembra sempre più sfumare il depuratore comprensoriale alla colmata di Chiavari, soluzione da me sempre osteggiata e combattuta».
«L’assessore Pignone – prosegue Levaggi – ha fatto presente che darà incarico a Iren per approfondire la questione legata al depuratore della Val Petronio in zona Ramaia, passando di fatto allo step successivo rispetto all’individuazione del sito, ovvero lo studio di fattibilità. Per quanto riguarda il bacino dell’Entella, Pignone ha detto che ragionerà sulle tre soluzioni proposte oggi: ovvero piana di Seriallo a Leivi, area portuale di Lavagna o colmata di Chiavari. Posizione quest’ultima per la quale ho ribadito e continuerò a ribadire il mio no, in quanto unica zona strategica e di sviluppo per una città medio-grande quale è Chiavari e per il comprensorio».
«Rilevo quindi positivamente – conclude Levaggi – la quasi certa morte dell’ipotesi depuratore comprensoriale, ma continuo a tenere alta l’attenzione per quello del bacino dell’Entella, continuando a difendere Chiavari da un progetto illogico, soprattutto dal momento in cui è stata data disponibilità da un altro comune, Leivi e che Chiavari ha un suo impianto funzionante».
A proposito di Leivi, «va fatto presente come il sindaco Vittorio Centanaro, che ringrazio, abbia presentato uno studio, eseguito da un professionista non ligure, nel quale viene messo bene in evidenza come sia possibile superare la zona rossa per la piana di Seriallo, mettendo in sicurezza la zona perché possa ospitare un depuratore. Lo stesso Pignone ha dichiarato che farà approfondimenti anche sulla base di questo studio».