È stata la prima società privata in Italia a gestire un terminal, una società costituita nel 1993 (dalla Terminal Contenitori Porto di Genova a Gip spa) che gestisce calata Sanità, nel porto di Genova, con il marchio Sech (Southern Europe Container Hub). 245 dipendenti, cinque gru in grado di servire anche le portacontainer da 14 mila teu, con 20 file di contenitori, grazie a un revamping “fatto in casa” sulla banchina. Il Sech ha aperto le sue porte ai visitatori. Grazie al Festival Zones Portuaires, in corso a Genova, è stato possibile effettuare un giro sulla banchina, assistere a una presentazione delle attività e a una dettagliata descrizione su come si gestisce l’imbarco e lo sbarco dei container, con il lavoro dei planner, i pianificatori nave.
400 mila Teu movimentati nel 2015 nel porto di Genova, numeri che confermano la competitività del terminal nonostante la concorrenza del vicino Vte e della Spezia: «Rapidità nelle operazioni di sbarco e imbarco, con la possibilità per l’autotrasportatore di poter prendere in carico il container prima del termine delle operazioni nave – conferma il direttore commerciale Marco Ghia – ma anche un prezzo del servizio altamente concorrenziale, ci consentono di stare sul mercato, visto che per esempio sull’ampiezza delle banchine non possiamo competere con il Vte che è grande cinque volte tanto». Nel 2015 sono state 247 le navi a scalare il Terminal, in calo rispetto alle 272 del 2014 (a causa della frenata cinese), ma un numero decisamente più alto rispetto alle 182 del 2013.
Un mercato che sta soffrendo una crisi epocale, con il fallimento della Hanjin, la settima compagnia al mondo e cliente del Sech.
Il terminal opera secondo standard di qualità e sicurezza (certificazioni Ohsas 18001, Iso 9001:2008 e Aeof) e ha iniziato, a partire dal 2013, un confronto con i propri Stakeholder attraverso il bilancio sociale.
In questo 2016, oltre all’aumento dell’altezza delle gru e dell’automazione del gate, stanno terminando i dragaggi per aumentare la profondità in banchina per le navi che scalano il Terminal e l’acquisto di nuove attrezzature (ralle, rimorchi, semoventi, spreader) per migliorare ulteriormente le risorse.
Sech è controllata al 100% da Se.Be.R. srl, società appartenente al gruppo societario la cui holding è Gip spa. Il consiglio di amministrazione è formato da 5 membri: il presidente Luigi Negri e quattro consiglieri: Giovanni Cerruti, Alberto Cordella, NG Hak Sen Vincent e Jan Van Mossevelde.
L’ultimo bilancio (2015), ha visto una diminuzione dei ricavi da 43 milioni a 38, un margine operativo lordo di 9,2 milioni e un utile operativo di 4,5 milioni. L’utile netto di esercizio è stato di 2,7 milioni.