Saranno quattro le città liguri in cui si celebrerà, domenica 18 settembre, la Giornata nazionale sulla Sla: Cairo Montenotte (piazza Stellani), Finale Ligure (piazza San Giovanni), Savona (largo Varaldo) e Genova (piazza ancora in attesa di conferma). Con 150 le piazze italiane in cui i volontari di Aisla, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, saranno presenti per raccogliere fondi da destinare al sostegno delle persone colpite da questa malattia (oltre 6000 in Italia).
L’iniziativa nelle piazze prende il nome di “Un contributo versato con gusto”: con un’offerta di 10 euro sarà possibile ricevere una bottiglia di vino Barbera d’Asti Docg. Grazie al sostegno di Regione Piemonte, del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato e della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, i volontari porteranno nelle piazze coinvolte oltre 12 mila bottiglie di vino.
L’appuntamento di quest’anno è particolarmente importante perché ricorre il decennale del 18 settembre 2006, data storica in cui le persone con Sla scesero in piazza a Roma per chiedere al ministero della Salute precise garanzie sul diritto alla cura e all’assistenza. I fondi raccolti saranno utilizzati da Aisla, presente sul territorio italiano con 63 rappresentanze territoriali e 300 volontari distribuiti in 19 regioni, per sostenere “L’Operazione Sollievo” il progetto dell’associazione che prevede attività gratuite a sostegno delle persone affette da questa malattia, come consulenze psicologiche, legali e fiscali e contributi economici per le famiglie in difficoltà che hanno bisogno di una badante o di strumenti per l’assistenza (letti speciali, comunicatori). Grazie all’Operazione Sollievo, avviata nel 2014, l’associazione ha potuto aiutare oltre 200 famiglie con interventi concreti realizzati con 300 mila euro di donazioni.
Massimo Mauro, presidente di Aisla, sottolinea: «Il 18 settembre saremo nelle piazze per dire che le persone con Sla e le loro famiglie hanno diritto di vivere nel modo migliore possibile, con un’assistenza adeguata e con un’informazione corretta sui loro diritti. Grazie alle persone che ci sosterranno e al lavoro dei nostri 300 volontari, vogliamo continuare ad aiutare le persone malate e a far sentire la loro voce, perché non siano lasciate sole».