Chiudono in calo le Borse europee, in crescita fino al primo pomeriggio. Sui listini del Vecchio Continente e su Wall Street hanno avuto effetto negativo la frenata dell’industria americana, con l’indice Ism sceso sotto la soglia dell’espansione in agosto, e il nuovo calo del greggio (-2,5% a 43,57 dollari).
Londra cede lo 0,52% con il Ftse-100 a 6.745,97 punti, Francoforte lo 0,55% con il Dax a 10.534,31 punti, Parigi chiude a +0,03% con il Cac 40 a 4.439,67 punti.
Milano segna Ftse Mib a 16.923,28 (-0,12%) e Ftse Italia All-Share a 18.567,60 (-0,07%)
A Piazza Affari contrastati i bancari: Mediobanca +0,75%, Intesa Sanpaolo invariata a 2,13 euro per azione, Banco Popolare -0,36%, Unicredit +1,39%, Generali +1,05%, Mps in flessione dello 0,95%, Carige -2,29%.
Negativi gli energetici (Enel -0,30%, Eni -0,74%, Saipem -0,58%).
Ta gli industriali, Fiat Chrysler (-2,74%) dopo la diffusione dei dati sulle immatricolazioni di agosto negli Usa.
Telecom Italia in rialzo dello 0,37% con l’a.d. Flavio Cattaneo che ha parlato di un terzo trimestre da «ampie soddisfazioni».
Mediaset registra +0,49% in seguito a voci di trattative con Vivendi per risolvere la controversia sull’operazione Premium.
Bene Rcs con +2,68% dopo che il Tar del Lazio ha respinto il ricorso di Imh contro la sospensione dell’Opas Cairo, in attesa di esprimersi nel merito.
Sul fronte dei cambi, la moneta unica passa di mano a 1,118 dollari (1,1146 alla vigilia), e 115,5 yen, mentre il dollaro/yen si attesta a 103,23 yen (103,46 ieri sera).