Le Borse europee chiudono in calo la seconda seduta consecutiva, con l’indice Euro Stoxx a -1,17%, a causa dell’incertezza su un possibile aumento dei tassi da parte della Federal Reserve, la banca centrale degli Usa, in settembre. Francoforte segna -1,3% Parigi -0,96% e Londra -0,5%. I settori che hanno subito le maggiori perdite sono quelli dei servizi di pubblica utilità, (-1,55%), informatica (-1,23%) e finanza (-1,15%).
Piazza Affari ha chiuso in deciso calo, con Ftse Mib a 16.528,36 (-1,58%) e Ftse Italia All-Share a 18.163,99 (-1,5%). Il listino è stato trascinato in giù dal comparto bancario.
Ubi perde il 4,07%, Bper il 3,72%, Mps il 3,54%, Bpm segna -3,07%, Intesa Sanpaolo -2,63%, Unicredit -2,46%, Carige -2,65%. Generali cede il 2,72%,
Male anche Poste Italiane (-2,02%), il lusso con Salvatore Ferragamo -2%, Moncler -1,28% e Yoox -1,94%.
Tra i pochi titoli positivi Telecom +1,9% e Ferrari +0,54%.
Stabile il cross dollaro/yen (a 100,25 da 100,30). Dopo una mattinata in calo torna a salire il prezzo del petrolio, in seguito alla riduzione a sorpresa delle riserve Usa: il future settembre sul Wti prende ora lo 0,26% a 46,70 dollari al barile. +0,91% a 49,68 dollari per la consegna ottobre del Brent.