A settembre ci sarà un incontro per discuterne meglio, ma sin dalla lettura della bozza, l’Ance-Assedil della provincia di Genova dà un giudizio positivo alla proposta di protocollo d’intesa del Comune di Genova in materia di contratti pubblici relativi a lavori, forniture e servizi.
«Non si può contestare un documento simile – dice Filippo Delle Piane, presidente di Ance Genova – perché contiene regole condivisibili e giuste, come l’attenzione per la qualità, l’opposizione alle infiltrazioni della malavita organizzata che purtroppo sono presenti anche nel nostro settore, bene il riferimento alla tematica del nuovo codice degli appalti sull’offerta più vantaggiosa che sostituisce il massimo ribasso, una norma che funziona bene sopra una determinata fascia di prezzo, quello che ci farebbe piacere è che il Comune di Genova facesse un ulteriore passo avanti rispetto all’enunciazione di tutelare le pmi: lo invitiamo a privilegiare in qualche modo le imprese territorio».
Oltre alla crisi congiunturale Genova sta vivendo una crisi demografica che è partita da molto più lontano, per questo un occhio di riguardo per le imprese locali sarebbe un aiuto fondamentale secondo Ance, per non spopolare ulteriormente la Liguria.
Previsto anche un articolo specifico per la salvaguardia della clausola sociale e per la garanzia del rispetto del costo del lavoro.
Negli articoli del protocollo d’intesa viene anche descritta l’istituzione di un osservatorio di monitoraggio delle gare e dello svolgimento delle opere: «Altro punto su cui intendiamo dare un suggerimento è che attraverso questo osservatorio ci sia una maggiore attenzione anche ai consuntivi delle opere, per vedere se davvero sono state svolte con la qualità richiesta e con i prezzi concordati, perché spesso lo sconto è assorbito in corso d’opera, avere una raccolta di dati storici consente anche di capire meglio queste dinamiche».