Riqualificare i servizi turistici di Porto Venere, è l’ipotesi lanciata nell’ambito delle strategie di rilancio del Golfo dei poeti, nella Liguria di Levante, il Comune di Porto Venere, in partnership con il Grand Hotel Portovenere, sostengono un progetto di studio degli allievi del master in Tourism Sales Management (Mtsm) dell’Università Bicocca di Milano, su un’ipotesi di riqualificazione dei servizi turistici del borgo. Direttamente coinvolta nel progetto è anche la Federazione turismo organizzato (Fto), in quanto a sua volta sponsor del master.
Obiettivo della ricerca: aumentare la riconoscibilità della destinazione valorizzandone l’identità rispetto a località limitrofe, per esempio le Cinque Terre, Portofino, ormai brand internazionali, per incentivare un turismo di qualità.
Avviato in aula in giugno, il project work ha previsto anche un soggiorno degli studenti sul territorio, dove sono stati accompagnati dalla coordinatrice del corso Laura Gavinelli, con Angelo Di Gregorio, ordinario di management in Bicocca e direttore del Centro di ricerca inter universitario in Economia del territorio (Criet), la coordinatrice del master Marianna Melesi e il direttore generale Fto Francesco Sottosanti. Ad accogliere il team a Porto Venere, il direttore del Grand Hotel Antonio Polesel e l’assessore all’urbanistica Fabrizia Dorgia.
L’iniziativa si concluderà a settembre con la cerimonia di consegna e l’esposizione degli elaborati nella sala meeting dell’albergo.
Gli studenti lavoreranno a gruppi formulando proposte coerenti con l’identità e vocazione di Porto Venere per proporre una Unic defination proposition; non si tratta di un piano marketing completo, ma di linee strategiche.
«Nel 2016 auspichiamo di poter raggiungere la quota di 100 mila presenze – auspica il sindaco Matteo Cozzani – dopo un’annata straordinaria come quella del 2015, continuando a migliorare, insieme agli imprenditori locali, la qualità dei nostri servizi ricettivi. La recente acquisizione di diversi immobili presenti sull’isola Palmaria, da parte del Comune di Porto Venere, l’unica dell’arcipelago abitata e aperta al pubblico, sarà sicuramente l’occasione per ripensare il potenziale ricettivo del territorio. Vorremmo fare di Porto Venere un brand del turismo di qualità, per chi ama natura e cultura, in un paesaggio unico».
I primi ad aver creduto in questa mission sono stati gli imprenditori immobiliari Paletti di Milano, che hanno investito 5 milioni nella ristrutturazione di un antico convento nella posizione più romantica del paese, affacciato sull’isola Palmaria, per realizzare il Grand Hotel Portovenere, un albergo con 56 camere di qualità 5 stelle.
Spiega Raffaele Paletti: «Porto Venere non è conosciuta, vive di rendita della fama delle Cinque Terre che porta qui soprattutto stranieri, americani, francesi, russi e anche cinesi e coreani. Eppure è uno splendido sito, patrimonio Unesco e immerso in un Parco naturale corredato dallo spettacolare arcipelago della Palmaria. Negli ultimi anni se ci si vuole paragonare con le principali mete del turismo in Italia e all’estero le idee, bisogna fare nuove proposte a largo raggio. Penso che aver dato il via al progetto Grand Hotel abbia portato una nuova visione che è stata condivisa anche dall’attuale amministrazione che sa guardare al futuro e ai turisti che vengono da tutto il mondo».
«Ora la destinazione di moda sono le Cinque Terre – sottolinea Polesel – ma Porto Venere ha tutto il diritto di avere il riconoscimento del suo valore straordinario, legato anche alla posizione strategica, con la possibilità di essere la base per visitare non solo la Liguria ma anche la Toscana e l’Emilia. I nostri clienti se ne rendono conto e ne rimangono entusiasti».
«Stiamo cercando di destagionalizzare creando eventi di rilievo che possano portare flussi turistici sul nostro territorio anche al di fuori della stagione estiva – specifica l’assessore Fabrizia Dorgia – come dimostrato dagli ultimi dati dell’Osservatorio turistico, nei mesi di marzo e aprile dell’anno in corso abbiamo avuto un aumento delle presenze del 60% rispetto all’anno passato».