Seduta volatile per le Borse europee, nell’attesa di conoscere le mosse della Federal Reserve per quanto riguarda i tassi di interesse (la riunione terminerà alle 20 ora italiana) e l’esito degli stress test di venerdì. Alla fine i principali listini hanno chiuso di poco sopra la parità: Londra ha guadagnato lo 0,21%, Parigi lo 0,25% e Francoforte lo 0,55 per cento. Milano registra Ftse Mib a 16.697,01 (+0,03%) e Ftse Italia All-Share a 18.324,44 (+0,00%)
A piazza Affari occhi puntati sui titoli bancari in attesa degli stress test . Unicredit perde il 2,27%, Mps il 3,56%. Bene, invece, Banco Popolare con +2,51%, Bpm +3,56%, Intesa Sanpaolo +0,42%.
Forte ribasso del titolo Madiaset, -6,94%, in seguito alla notizia che Vivendi è intenzionata a rivedere l’accordo siglato lo scorso aprile. Il calo di Mediaset si è arrestato quando è emerso che i vertici di Cologno Monzese potrebbero chiedere fino a 1,5 miliardi di euro di risarcimento.
Nel lusso giù Luxottica, -4,03%, all’indomani dei conti del semestre e della
revisione al ribasso delle stime per il 2016.
Telecom Italia segna -1% nel giornodella riunione del cda.
Tra gli energetici Enel a -0,25%, Eni -0,07%, Saipem +3,22%.
Per quanto riguarda gli industriali, Fca Chrysler registra +0,88%, con la controllata Exor in rialzo dell’1,34% dopo la decisione di trasferire la propria sede in Olanda. Forti acquisti su Cnh (+7,74%) dopo i conti trimestrali sopra le attese e la conferma degli obiettivi per il 2016.
Bene anche Enav che, al debutto a Piazza Affari, ha fatto segnare un +10,61%.
Sul fronte dei cambi, la moneta unica passa di mano a 1,0983 dollari (1,0974 ieri sera) e 114,93 yen (116,359), con il biglietto verde che vale 104,65 yen (106,04).
Il petrolio Wti, infine, cede ancora lo 0,51% a 42,91 dollari al barile e si porta sui minimi da aprile.