È la prima volta che tutti i 600 dipendenti della Bombardier di Vado Ligure decidono di scioperare all’unisono. Lo hanno fatto oggi, bloccando gli accessi dello stabilimento, in risposta a una procedura di licenziamento che potrebbe mandare a casa, entro la fine dell’anno, 106 di loro.
Sul banco degli imputati c’è l’azienda, che ha deciso di affidare all’estero le commesse promesse allo stabilimento vadese. Ma anche le autorità nazionali, che ancora non hanno messo in calendario un incontro per provare a porre un freno alla situazione. Incontro che è invece avvenuto due giorni fa a Genova con l’amministrazione regionale, e che oggi è sfociato nell’avviamento delle procedure per il riconoscimento dello stato di crisi.
«In assenza di un sollecito intervento del governo – ha detto Andrea Pasa, della Fiom Cgil – attraverso i ministeri competenti, a cui abbiamo richiesto l’incontro, tutto potrebbe essere messo in discussione; perfino la chiusura di uno stabilimento che oggi occupa più di 600 lavoratori e altri 400 come indotto».
Una crisi, quella di Bombardier, che si va ad aggiungere ad altre situazioni di enorme difficoltà lavorativa del territorio savonese. Il saldo provinciale è in passivo di circa tremila posti, di cui mille persi nel 2015. Mentre l’occupazione ligure è tornata a crescere di oltre il 2 per cento, quella savonese non smette di calare.
«I posti di lavoro persi sono concentrati nell’industria – spiega Giulia Stella, segretario provinciale della Cgil – ma non sono compensati nei settori dei servizi e del turismo. Nel 2015 si è registrato un forte incremento di arrivi turistici, ma ha prodotto solo 50 posti di lavoro stabili in più».
Sono tanti e pesanti i nomi delle aziende storiche entrate in crisi. La Tirreno Power ha abbandonato la produzione di energia dal carbone e punta a tagliare 189 dipendenti. Il Terminal Rinfuse ha subito il contraccolpo della centrale stessa. La Vetrotex è stata assorbita dall’americana Owens Corning e poi chiusa. Senza dimenticare la precaria situazione di Piaggio Aerospace.