La tensione per il fallito golpe in Turchia si è aggiunta alle preoccupazioni destate dalla strage di Nizza e dalla Brexit e oggi le Borse europee hanno chiuso sedute nervose in maniera contrastata. Milano segna un leggero rialzo, con Ftse Mib a 16.762,73 (+0,08%) e Ftse Italia All-Share a 18.365,66 (+0,17%), Francoforte perde lo 0,04%, Parigi lo 0,34%, Londra avanza dello 0,39%. La Borsa di Istanbul perde il 7,08%, Wall Street è positiva.
A Piazza Affari sul listino principale negativi i petroliferi, tra i titoli più sensibili agli eventi politici: Eni -1,09%, Tenearis -1,63%, Snam -0,86%. Tra gli altri energetici, in controtendenza Saipem (+1,84%), mentre Enel ha chiuso sui valori della vigilia a 3,996 euro per azione (+0,1%).
Sale Telecom Italia (+3,2%) in vista del cda della prossima settimana che dovrebbe approvare una semestrale migliore delle attese. Positivi Fiat Chrysler (+1,97%), e Finmeccanica.
Bene il lusso e i finanziari: Intesa Sanpaolo +0,21%, Generali +0,53%, Mediobanca +1,71%, Unicredit 1,83%, Bper +0,59%, con l’eccezione di Mps, in calo dell’1,82%.
In netto calo Rcs (-3,19% a 0,91 euro per azione) con la fine della battaglia per il suo controllo, vinta dalla Cairo Communication (-5,95%).
Sul mercato dei cambi, l’euro si conferma sui valori della chiusura di venerdì a 1,1078 dollari (1,1066 venerdi’), mentre si rafforza sullo yen a 117,56 (115,70). La divisa giapponese perde terreno anche contro il dollaro, a 106,06 da 104,79.
Petrolio in calo: il future settembre sul Wti cede il 2,06% a 45,69 dollari al barile.