Approvato alla Camera l’ordine del giorno al decreto legge Ilva che riguarda ammortizzatori e clausola sociale per tutti i lavoratori del gruppo. L’odg chiede che le misure di solidarietà a favore dei lavoratori dei complessi aziendali del gruppo Ilva adottate finora siano prorogate fino al 31 dicembre 2017 e comunque fino a quando la finalizzazione del trasferimento a terzi delle attività aziendali Ilva non garantisca la piena ripresa delle attività produttive e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali di tutti gli stabilimenti del gruppo.
«Questo ordine del giorno – commenta Lorenzo Basso, deputato del Pd della commissione Attività produttive della Camera – è importante perché risponde alle richieste dei metalmeccanici di Fim, Fiom e Uilm sul doppio versante degli ammortizzatori sociali per l’intero gruppo Ilva e la clausola sociale quando subentrerà il gruppo privato».
«La prima tappa del percorso – precisa Basso – sarà nel mese di ottobre, in concomitanza con la legge di Stabilità che monitoreremo con attenzione affinché il Governo mantenga l’impegno ad inserire le misure previste dall’odg».
Il decreto Ilva attualmente è in discussione alla Camera. Rispetto al testo già emendato la scorsa settimana dalle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera, l’aula di Montecitorio ha introdotto nuove regole per quanto riguarda la disciplina e il trattamento delle scorie dell’acciaieria, in uscita dal siderurgico, e chiesto che l’advisor che poi valuterà’ l’offerta economica per l’acquisizione dell’azienda da parte dei privati, non sia in potenziale conflitto di interesse con i privati stessi.
Le commissioni parlamentari, invece, avevano già modificato il testo pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” istituendo, tra l’altro, una deroga, ai divieti per la pubblica amministrazione, per le assunzioni dell’Arpa Puglia di nuovo personale per i controlli ambientali. È previsto che la Regione Puglia finanzi dal proprio bilancio l’operazione con 2,5 milioni di euro quest’anno e 5 il prossimo.
È stato circoscritto temporalmente anche lo scudo giudiziario che protegge acquirenti e affittuari dalle responsabilita’ penali in merito alle responsabilità connesse all’attuazione del piano ambientale dell’Ilva.
Lo scudo giudiziario, che già esiste per i commissari dell’Ilva e i loro delegati, adesso varrà per acquirenti o affittuari sino a giugno 2017 o al massimo sino a dicembre 2018, dopodichési tornerà al regime ordinario delle responsabilità.
Su alcuni aspetti del decreto, tra cui quello delle assunzioni dell’Arpa Puglia, ieri ha espresso il via libera anche la commissione Bilancio della Camera.
Nel testo, inoltre, sono previste nuove garanzie e meccanismi di tutela per l’indotto locale in credito con l’Ilva per lavori eseguiti mesi addietro e non pagati.