Chiusura in calo per le borse europee che, tranne Parigi, presentano tutte il segno negativo.
Piazza Affari maglia nera, con Ftse Mib a 16.527,89 (-1,15%) e Ftse Italia All-Share a 18.113,98 (-1,01%), mentre Londra perde -0,15% a 6.670 punti , Francoforte -0,33 a
9.930 punti. L’unica registrare un segno positivo, sia pure debole, è Parigi (+0,09% a 4.335 punti). In Europa l’indice di settore delle banche ha ceduto l’1,22%, male anche gli energetici (-1,15%). Il comparto più tonico è quello delle utility che guadagna l’1,13%.
Le piazze del vecchio continente hanno risentito degli indici di Wall Street, tutti con segni negativi. Su Milano ha pesato anche il dato sull’inflazione che secondo le rilevazioni Istat si è confermata in calo dello 0,4% lo scorso giugno rispetto all’anno precedente, pur essendo salita dello 0,1% su base mensile. Lo spread è risalito in area 134 punti, nonostante il Tesoro abbia fatto il pieno con l’asta di Btp a tre, sette, quindici e venti anni per 7,5 miliardi di euro.
A Piazza Affari Banco Popolare e Ubi hanno perso oltre il 6%. Sono volate le quotazioni di Banca Mps (+5,39%), sull’ipotesi che l’istituto senese riesca a disfarsi a breve di 10 miliardi di sofferenze nette, come richiesto dalla Banca centrale europea. Sono andate bene anche le Mediobanca (+0,79%), giù invece le quotazioni di Unicredit (-3,8%), nonostante l’istituto, con la cessione del 10% di Banca Pekao che va ad aggiungersi alla mossa su FinecoBank, incassi oltre un miliardo di euro.
In calo anche le Telecom Italia (-5,2%) e le Unipolsai (-3,1%)
Sul fronte dei cambi, l’euro ha riconquistato quota 1,11 sul dollaro: passa di mano a 1,1108 dollari (da 1,1066 della chiusura di ieri). Vale inoltre 115,66 yen (da 115,88 yen), mentre il dollaro-yen si attesta a 104,16 (104,72). La sterlina, che in mattinata aveva recuperato terreno sul dollaro, alla fine sta di nuovo perdendo posizioni nel giorno dell’insediamento di Theresa May a premier della Gran Bretagna: la divisa passa di mano per 1,3187 dollari (da 1,3241 dollari). L’euro-sterlina e’ pari a 0,8415 (da 0,8356).
In forte discesa il petrolio: il wti, contratto con consegna settembre, va giu’ del 4,2% attestandosi a 45,56 dollari al barile.