Le Borse europee dimezzano le perdite subite con l’effetto Brexit, grazie ai rialzi di oggi e dei giorno scorsi. Londra corre in testa al gruppo (confermandosi come la piazza che ha subito meno igli effetti del referendum britannico) con + l’1,13% a 6.577 punti, Parigi segna +0,86% a 4.273 punti e Francoforte +0,99% a 9.766 punti. A spingere il listino londinese sono le ipotesi di nuove mosse della Bank of England per dare flessibilità agli istituti di credito, le piazze europee in generale si sono giovate degli acquisti sull’ auto, sui minerari e sul comparto viaggi.
Milano chiude con Ftse Mib a 16.295,78 (+0,60) e Ftse Italia All-Share a 17.894,68 (+0,67), con il lusso in evidenza e perdite nei bancari a cominciare da Unicredit e Bper che hanno riportato perdite vicine al 5%.
Yoox la migliore (+4,2%) mentre si avvicina la presentazione del piano strategico del prossimo 6 luglio.
Bene Fiat Chrysler (+2%) grazie alle vendite negli Usa (+7% a giugno). Exploit di Italmobiliare (+10,8% le ordinarie e +11,4%) dopo il riassetto che prevede un dividendo straordinario per gli azionisti risparmio e la proposta agli stessi di conversione in titoli ordinari.
Occhi puntati sui finanziari con Mps che sale dello 0,87% nel giorno in cui ha precisato che il pagamento di 46 milioni di euro di interessi sui Monti Bond verrà effettuato in contanti. Unicredit ha lasciato il 4,92% all’indomani dell’indicazione di Mustier come nuovo amministratore delegato. Intesa Sanpaolo -1,29%, Mediobanca +0,97%, Generali +1,14%.
Exploit di Italmobiliare in scia alla formalizzazione dell’accordo con Heidelberg relativo alla vendita della partecipazione in Italcementi per circa 1,7 miliardi di euro.
Telecom in rialzo dello 0,68%; ben intonati gli industriali (Fca +2,09%, Ferrari +1,64%), mentre per quanto riguardo gli energetici Eni a +2,07%, Enel ha limato lo 0,1%, Saipem in crescita del 3,26% dopo aver annunciato una nuova linea di credito per quasi mezzo miliardo di euro per finanziare l’acquisto di beni e servizi in Norvegia.
Sul resto del listino, Rcs a +1,12% nel giorno in cui scade il termine per Cairo di rilanciare l’offerta pubblica di scambio .
Sul fronte dei cambi, l’euro ha riconquistato quota 1,11 e sul finale della seduta è scambiato a 1,1146 da 1,1069 di ieri. Allo stesso modo ha saputo recupera posizioni nei confronti della valuta giapponese a 1147,32 yen da 114,09 yen. Sostanzialmente stabile il dollaro-yen a 102,52 (da 102,66). Questo recupero della moneta unica ha spinto sopra gli 0,84 il rapporto con la sterlina per la prima volta dal dicembre 2013: il cross e’ 0,8405. Il pound ha perso ulteriore terreno anche nei confronti del biglietto verde americano con il cambio a 1,3265 da 1,3295
In lieve rialzo il petrolio: a New York il contratto agosto del Wti segna +0,1% a 48,36 dollari al barile, +0,1% a Londra il Brent a 49,77.