Brexit fa ancora paura, le Borse europee anche oggi hanno chiuso in forte calo. A subire meno danni è stata, come venerdì scorso, proprio la Borsa di Londra, che ha perso il 2,55% con l’indice Ftse 100 sceso a 5.982, Francoforte lascia il 3,02% con l’indice Dax a 9.268 punti, Parigi il 2,97% con il Cac 40 a 3.984 punti, Milano ha chiuso con Ftse Mib a 15.103,58 (-3,94) e Ftse Italia All-Share a 16.619,42 (-4,07). L’indice paneuropeo Stoxx Europe 600 segna un calo del 4,10%
Nelle Borse europee si sono difesi i titoli dei farmaceutici (-1,1% lo stoxx di settore) e delle utility (-1,2%), sono crollati i servizi finanziari (-8,5%), i titoli dei viaggi (-8,1%) e delle banche (-7,7%).
A Piazza Affari le vendite hanno colpito, ancora una volta, i titoli bancari. Dopo il calo del 12% di venerdì, il listino ha oggi iniziato segnando un rialzo dell’1% nella prima mezz’ora di contrattazioni, ma subito dopo è andato in negativo senza più riprendersi. Nel pomeriggio lo spread è tornato a salire e parecchie titoli bancari e finanziari sono stati sospesi per ribasso.
Monte Paschi perde il 13,34%, Intesa il 10,92%, Mediobanca il 12,77%, Unicredit l’8,09%. Bpm e’ sul 7,18%, Banco Popolare -6,20%, Ubi -6,35%.
Giù anche i finanziari, con Azimut-11,84%, Generali -8,47%, Unipol -10,22%.
Hanno tenuto i titoli energetici, con Enel -0,39%, Eni -0,08%, Snam -0,33%, Terna +0,09%.
In rialzo Recordati (+0,94%) e Campari (+0,06%).
Nell’industria Fca segna -6,22%, dopo che Goldman Sachs ha rimosso il titolo dalla conviction buy list. Secondo gli analisti americani, il pil europeo calerà nei prossimi tre anni, e a questo calo dovrebbe corrispondere uno scenario meno favorevole per i volumi di vendita delle auto sia in Gran Bretagna sia nell’Europa occidentale.