Preoccupazione di pescatori e grossisti per la chiusura del mercato ittico di piazza Cavour a Genova. «Temiamo – dice Barbara Esposto di Legacoop Pesca Liguria – che la chiusura del Mercato di Piazza Cavour comporti una gravissima perdita per il mondo della produzione ittica ligure in un momento già difficile per tutte le imprese del comparto, che rischiano di non trovare più gli adeguati sbocchi commerciali, in una stagione caratterizzata dal brutto tempo che sta riducendo drasticamente le giornate di pesca».
Lo stabile di piazza Cavour, nella parte dove ha sede il mercato ittico all’ingrosso, sarà temporaneamente chiuso da lunedì 20 giugno. Un provvedimento necessario, secondo l’ordinanza del sindaco, per poter eseguire accertamenti sulle strutture e sugli impianti: recenti verifiche da parte degli uffici tecnici comunali hanno evidenziato uno stato di degrado delle condizioni della soletta con il rischio di peggioramento a causa di infiltrazioni d’acqua nel corso delle normali attività.
«Chiudere il mercato all’ingrosso nel pieno della stagione di pesca riteniamo possa avere gravi ripercussioni su tutto il settore e sull’indotto – spiega Augusto Comes di Federcoopesca Liguria – in un momento dove le nostre imprese faticano per raggiungere la sostenibilità economica quotidiana».
Anche i grossisti sono in apprensione, per le difficoltà logistiche e organizzative per poter continuare ad operare. «Sono stupito – dice Maurizio Verrini storico grossista – perché non capiamo la motivazione che induce l’amministrazione a chiudere il mercato così repentinamente. Lo spostamento a Cà de Pitta avrebbe dovuto avvenire come continuazione dell’attività che stiamo svolgendo. Apprendiamo dai giornali che la nuova sede mercatale potrà essere pronta solo tra un mese e nel frattempo dove continueremo a svolgere il nostro lavoro? Alcuni di noi hanno i propri magazzini atti alla vendita all’ingrosso altri, e sono la maggior parte, no! Come potranno organizzarsi per non rischiare di chiudere definitivamente la propria attività? Non possiamo negare che per una città a vocazione marinara come Genova sospendere le contrattazioni al mercato non potrà che avere ripercussioni negative e catastrofiche su tutta la filiera dai pescatori, ai grossisti, alle pescherie, alla ristorazione e anche alla gdo»