Il 46esimo convegno del Comitato Triregionale (Piemonte-Lombardia-Liguria) dei Giovani Imprenditori di Confindustria è ormai alle porte. Venerdì 10 e sabato 11 giugno l’appuntamento, anche quest’anno all’hotel Miramare di Santa Margherita Ligure, riunirà circa duemila imprenditori, insieme a opinion leader, politici italiani (attesi i ministri Delrio e Orlando) e top manager. Ma anche coloro che aspirano a fare impresa e che, con le loro idee, parteciperanno al secondo Startup Contest che venerdì pomeriggio assegnerà al vincitore i 100 mila euro in palio e quindi la possibilità di sviluppare e concretizzare l’idea imprenditoriale presentata.
Ma si parlerà soprattutto di politica industriale al convegno del Trireg, quest’anno sotto la supervisione di Simone Ghiazza, presidente dei giovani industriali piemontesi: «La buona politica, quella che parte dalle città e dai territori, è politica industriale. E il nostro appuntamento, come dimostrato nella ricerca che presenteremo durante il convegno, è sempre stato un fondamentale punto di partenza e sviluppo per trasformare proposte e soluzioni in politiche attive sul territorio».
Proprio questo è stato uno dei principali temi affrontati nel corso della riunione di venerdì 20 maggio, decisiva in vista della due giorni a “Santa”. Si tratta di una ricerca, voluta dal Comitato Trireg e sviluppata dalla struttura Labnet della Scuola di amministrazione aziendale dell’Università degli studi di Torino, che ha analizzato le tesi di tutti i convegni, a partire dal primo anno. Un’analisi approfondita, sia dal punto di vista linguistico e informatico, sia dal punto di vista sociale, che ha permesso di verificare in che misura le parole del convegno si siano poi tradotte in azioni politiche concrete: «Dal momento in cui le proposte dei Giovani imprenditori vengono espresse al convegno a quando si traducono in effettive misure di policy, trascorrono mediamente 2,8 anni – spiega Ghiazza – E non può che continuare a essere così». Non solo. Perché non può che aumentare anche la consapevolezza della veste del giovane imprenditore, che non si limita a essere una semplice “parte sociale”: la ricerca fa emergere soprattutto un forte ruolo propositivo e di “sentinella” del manager italiano under 40 nei confronti della parte politica. Lo sottolinea Marco Gay, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria: «Anche quest’anno ci aspettiamo di continuare nella direzione che abbiamo sempre voluto dare – commenta – Cioè quella di un gruppo di giovani imprenditori che si mettono a disposizione del Paese e che analizzano e propongono soluzioni e policy per costruire non solo un futuro solido, ma anche di visione».
La sorprendente analisi che sarà presentata durante il convegno, riguarda anche una parte linguistica e testuale: gli studiosi hanno evidenziato le parole chiave, i termini ricorrenti e le strutture semantiche presenti nei discorsi programmatici. Un tipo di ricerca che permette di fornire una rappresentazione sintetica dei contenuti e di individuare attori, oggetti e azioni su cui è stato strutturato ogni singolo testo, oltre ad analizzare le concordanze e a tracciare una mappa concettuale tra parole e temi affrontati. I risultati sono analizzati in modo longitudinale, mostrandone così l’evoluzione temporale.
Il convegno sarà anche sinonimo di alternanza scuola-lavoro: nel corso della due giorni di dibattiti e workshop, saranno coinvolti gli studenti del liceo Caboto, che, nelle vesti di steward e hostess, avranno così un’opportunità di crescita lavorativa e personale.